Da isola deserta a foresta: quest'uomo ha piantato da solo 800 ettari di alberi in 30 anni

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di Claudia Melucci

08 Agosto 2016

Da isola deserta a foresta: quest'uomo ha piantato da solo 800 ettari di alberi in 30 anni
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Nel 1979 le piogge monsoniche rinverdirono una zona desolata nella parte orientale dell'India: un'isola sabbiosa nel mezzo del fiume Brahamaputra diventò un'oasi di fiori e arbusti, popolata da numerosi serpenti. Il cambio delle stagioni tuttavia fece diminuire il livello dell'acqua, seccando tutta la vegetazione presente. I rettili si trovarono senza più ombra e in centinaia morirono.

Alla vista di tante vite spezzate, un giovane Jadav Payeng decise di ripopolare l'isola: chiese consiglio agli anziani del suo villaggio i quali gli risposero di piantare qualche bambù, e in poco tempo gli animali sarebbero tornati... 

via xoopur.com

Non pensò minimamente che l'impresa sarebbe durata 30 anni e che alla fine avrebbe trasformato una piccola isola in una ricca foresta con il suo ecosistema.

Non pensò minimamente che l'impresa sarebbe durata 30 anni e che alla fine avrebbe trasformato una piccola isola in una ricca foresta con il suo ecosistema.
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Il suo nome è Padma Shri Jadav "Molai" Payeng, conosciuto in tutto il mondo come mr. Forest.

Il suo nome è Padma Shri Jadav "Molai" Payeng, conosciuto in tutto il mondo come mr. Forest.

L'isola di Majuli è oggi ricoperta da migliaia di piante ed alberi e da una piantagione di bambù estesa 120 ettari: la dimensione complessiva dell'oasi è paragonabile al Central Park di New York.

L'isola di Majuli è oggi ricoperta da migliaia di piante ed alberi e da una piantagione di bambù estesa 120 ettari: la dimensione complessiva dell'oasi è paragonabile al Central Park di New York.

Payeng ha anche salvato l'isola stessa, minacciata dal processo di erosione da parte del fiume: l'isola non è più sabbiosa grazie all'intervento dell'uomo.

Payeng ha anche salvato l'isola stessa, minacciata dal processo di erosione da parte del fiume: l'isola non è più sabbiosa grazie all'intervento dell'uomo.

Oggi l'isola è la casa di stupendi animali: elefanti, tigri del Bengala, rinoceronti indiani, cervi, conigli, uccelli, api, ed altri animali che non popolavano l'India da molto tempo.

Oggi l'isola è la casa di stupendi animali: elefanti, tigri del Bengala, rinoceronti indiani, cervi, conigli, uccelli, api, ed altri animali che non popolavano l'India da molto tempo.

Per ringraziare Payeng, che all'inizio dell'impresa era solo un adolescente, all'isola è stato cambiato nome; non è più nota come Majuli Island ma come Molai Forest, uno dei nomi dell'uomo. 

La sua intenzione è ora quella di rinverdire altre zone desertiche del suo paese e ripetere nuovamente il successo, in modo da dare speranza all'ambiente e all'umanità.

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