Nonostante la disabilità riesce a diventare una ginnasta: 16 anni dopo fa una scoperta incredibile
La vicenda che ha coinvolto la ginnasta americana Dominique Moceanu ha dell'incredibile. Nella sua adolescenza ha visto realizzarsi quello che viene chiamato "il sogno americano", ovvero la convinzione di poter migliorare le proprie condizioni di vita attraverso la fatica, l'impegno e il lavoro. Dopo anni di allenamento intenso il suo nome ha girato il mondo per aver fatto parte del team statunitense, che ha vinto un oro olimpico nel concorso a squadre.
La giovane ginnasta tuttavia non era mai stata messa al corrente del fatto di avere una sorella: una sorella nata senza gambe con la passione per la ginnastica, anche lei ignara di avere lo stesso sangue del suo idolo assoluto.
via fribliss.com
Jennifer Bricker è stata abbandonata il giorno della sua nascita dopo che la madre ha visto la sua deformazione: era nata senza gambe.
La famiglia adottiva ha cresciuto Jennifer trasmettendole il valore di raggiungere i propri sogni malgrado la sua disabilità. Nella casa in cui ha vissuto non le era permesso dire "non posso".
Aveva ancora il pannolino quando ha imparato a fare a meno delle gambe e a non aver paura di esplorare il mondo.
Jennifer amava guardare alla TV le gare olimpiche: il suo sogno era quello di diventare brava quanto una ginnasta di nome Dominique Moceanu.
All'età di 7 anni Jennifer ha iniziato ad allenarsi per diventare una campionessa: ha iniziato ad esercitarsi insieme al papà sul trampolino elastico ed in poco tempo ha superato le aspettative di chiunque.
Amava praticare qualsiasi sport, dal baseball alla pallacanestro, e non si stancava mai!
Alle scuole superiori è stata nominata campionessa dello stato dell'Illinois.
All'età di 16 anni Jennifer ha iniziato le ricerche per scoprire la sua famiglia biologica ed il suo nome vero nome.
È stata poi la mamma adottiva a confidarle il suo cognome, Moceanu. Jennifer non poteva credere che sua sorella fosse quella ragazza che lei guardava instancabilmente alla TV: i documenti dell'atto di adozione lo hanno poi confermato.
La storia sembra essere tratta da un romanzo, ma non è altro che verità: una coincidenza improbabile che ha riunito due sorelle separate alla nascita ma unite dalla stessa passione.