Lettera di un'insegnante in pensione sconvolge l'opinione pubblica: "sono i genitori il problema"
Quello della formazione accademica dei propri figli è un tema che sta molto a cuore a tutte le famiglie, il perché è quasi scontato. La scuola, ma più in generale un'istruzione adeguata, fornisce la possibilità ai ragazzi di apprendere utili nozioni e di poter in futuro costruire grazie a queste un'adeguata carriera lavorativa.
Parliamo quindi di un'istituzione fondamentale poiché atta a formare le persone "del domani", comprese quelle che guideranno le sorti di interi Paesi in futuro. Eppure, nonostante sia acclarata la sua importanza, la scuola e la formazione scolastica in generale hanno diversi problemi legati al loro "funzionamento". Un'insegnante in pensione ha voluto però dire la sua riguardo una criticità riscontrata da lei in prima persona. Peccato che non abbia nulla a che fare con il sistema scolastico.
via Grandmasthing
Il microfono Oggiono/Wikimedia - Not the actual photo
Sono in moltissimi ad avere opinioni contrastanti sull'effettivo funzionamento del sistema legato al mondo dell'istruzione: è abbastanza attuale? Insegna le giuste nozioni e nella giusta quantità di anni?
C'è chi ritiene la scuola una prima formazione indispensabile, ma anche chi invece "storce il naso" non vedendo una buona formazione impartita ai propri figli. Le critiche sono davvero molto e forse sì, potrebbe essere fatta qualche "miglioria", ma prima di ogni cosa andrebbe esaminato un altro punto fondamentale. Almeno secondo l'ex professoressa Lisa Roberson.
"Sono stufa di sentire gente parlar male della scuola pubblica senza che conoscano i reali fatti. Non sono gli insegnati il problema del nostro sistema educativo!", avrebbe affermato con forza la donna. Dunque di chi sarebbe la colpa secondo lei?
Dei genitori dei ragazzi: sono loro i primi veri educatori, ancora prima dei docenti viene la famiglia e i suoi insegnamenti.
"Non stanno impartendo ai loro figli le buone maniere, il rispetto o anche la conoscenza generale di come ci si comporta verso gli altri. Ho visto bambini venire a scuola con scarpe che costavano più dell'intero abbigliamento dell'insegnante, ma poi non avevano carta e penna. Chi è stato quindi costretto a fornirglieli? Gli insegnanti naturalmente", ha proseguito Lisa in una lettera che ha inviato ad una redazione giornalistica locale.
Quindi ha anche sottolineato di come molti genitori si disinteressino nel seguire i loro figli non curandosi se questi facciano o no i propri compiti a casa o di come alle riunioni di classe molti non si presentino proprio non potendo quindi avere un riscontro sull'andamento scolastico (e comportamentale) dei propri ragazzi.
"Domandatevi se i vostri bambini sono quelli che prendono appunti durante le lezioni o se sono quelli che finiscono per interromperla con i loro atteggiamenti negativi, chiedetevi se avete numeri di cellulari funzionanti, se siete effettivamente reperibili per delle comunicazioni importanti riguardo i loro risultati accademici. Fino a quando i genitori non si prenderanno le loro responsabilità e non faranno il loro lavoro, niente migliorerà!", ha concluso l'ex insegnante.