I soldi fanno davvero la felicità? Uno studio scientifico rivela la verità su questo emblematico quesito
Il denaro è da parecchi secoli oramai che ha un impatto a dir poco considerevole sulla vita dell'essere umano. Grazie a quest'ultimo è infatti possibile comperare praticamente ogni bene e servizio. Ci sono diverse valute in tutto il globo, eppure, che si passi per l'una o per l'altra, si finisce sempre per ammettere l'importanza dei soldi.
È vero, non tutto può essere acquistato: sensazioni, esperienze, emozioni, non hanno alcuna sorta di prezzo. Però per ogni altra cosa ve n'è uno. Dunque sembra inevitabile dover, letteralmente, mettersi a fare due conti. Ma quando la nostra soddisfazione personale, la nostra serenità e perfino la nostra felicità entrano in correlazione con quella che è la possibilità di acquisto?
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In molti hanno sostenuto negli anni che i soldi non rappresentassero poi nulla di così importante, che perlomeno filosoficamente parlando non fossero altro che uno sterile mezzo di scambio. Filosofi e poeti hanno espresso le loro idee giungendo alla conclusione che l'amore, la famiglia, la fede e tant'altro fossero la vera chiave per essere felici. Ma la scienza ha qualcosa da ridire.
Uno studio condotto dal premio Nobel per l'economia, Daniel Kahneman, insieme ad un esperto proprio sulla felicità, Matthew Killingsworth, ha rivelato l'impatto che ha il denaro sul nostro benessere emotivo.
Esiste una precisa correlazione, perlomeno fra le 33.391 persone tra i 18 e i 65 anni prese in esame, fra reddito percepito e una sensazione crescente di benessere che aiuterebbe di molto ad essere felici.
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Con circa l'equivalente di 100.000 euro l'anno tutti i partecipanti hanno dichiarato che la loro vita cambierebbe significativamente. Ma questo sembrerebbe scontato, il punto è invece un altro: con l'aumentare del denaro aumenterebbe anche la felicità degli individui, anche superando una simile cifra?
La risposta non è altrettanto ovvia: il 15% degli intervistati ha dichiarato che una somma superiore ai 100.000 euro annui sarebbe per loro del tutto indifferente, risulterebbero quella parte della popolazione più infelice perché emotivamente ferita da esperienze negative piuttosto importanti, quali la perdita di una persona cara o un malessere psicologico.
Il 60% ha invece dichiarato, persone emotivamente già "soddisfatte", che all'aumentare dei soldi e al superamento di suddetta soglia aumenterebbe anche il loro benessere e la loro gioia.
Il rimanente 25%, coloro che già si sono identificate come pienamente soddisfatte, hanno anche essi confermato che con il crescere delle entrate economiche si fortifica di molto la loro felicità.
Sebbene non sia la scoperta del secolo, adesso è appurato: il denaro magari non è quanto di meglio la vita è in grado di offrirci, ma rende certamente, e di gran lunga, più piacevole e gratificante la nostra esistenza.