Fa causa al suo fidanzato perché dopo 8 anni ancora non le ha chiesto di sposarla
Arriva un momento in cui è giusto porsi delle domande. Fare il punto della situazione, voltare lo sguardo verso il passato ed esaminare le scelte che abbiamo compiuto. Questi interrogativi non fanno di certo eccezione quando si ha a che fare con una relazione sentimentale, specialmente se di "lunga data". Che sia la persona giusta? Che sia giunta l'ora di fare il "grande passo"? Sono molte le coppie storiche che si domandano se procedere nella direzione di un'unione che non sia solamente "emotiva", ma anche valida ai fini legali: quella legata dal vincolo del matrimonio.
Domandarsi e domandare un quesito come quello matrimoniale è certo più che legittimo, ma pretenderlo fino addirittura a chiedere ausilio da parte della giustizia? Scopriamo insieme che cos'è successo.
via Nypost
Gertrude Ngoma, 26 anni, è una ragazza originaria della Nigeria che è fidanzata con il suo partner, Herbert Salaliki, da più di 8 anni. La loro relazione è stabile e felice, hanno anche un figlio insieme, eppure la giovane donna non è del tutto soddisfatta della sua relazione sentimentale.
Non parliamo di chissà quali atteggiamenti particolari o negligenti da parte del suo ragazzo, solo di una preoccupazione da parte di Gertrude che ha finito per diventare per lei una vera e propria ossessione: quella del matrimonio.
Sì perché, come moltissime donne, attende con ansia il fatidico in giorno in cui potrà convolare a nozze e dirsi finalmente impegnata, in maniera definitiva, con l'uomo che ama. Tuttavia è arrivata, a suo dire spinta dall'esasperazione e dall'impazienza, perfino a citare in giudizio il suo compagno!
Pickpik - Not the actual photo
L'ha accusato di "essere poco serio", di non volerle fornire una chiara visione concernente la loro situazione di coppia nel futuro. E lo ha fatto rivolgendosi ad un tribunale sostenendo fermamente di essere rimasta vittima di false promesse fatte dall'uomo.
Ritiene di essere stata ingannata e di aver così perso anni preziosi della sua vita e per tanto ha chiesto che venisse fatta giustizia. Ma il giudice, Evelyn Nalwize, avrebbe detto a Ngoma che il tribunale non poteva fare nulla proprio perché non vi era alcun vincolo matrimoniale e quindi legale: quella non era la sede giusto adatta a risolvere i loro problemi.
L'uomo, rimasto allibito dalle azioni della compagna, si è comunque difeso asserendo che non si trovava nelle condizioni economiche per soddisfare tutte le costose pretese riguardo quella cerimonia che si vedeva quasi costretto a rimandare. Ha inoltre aggiunto che anche lei aveva la sua parte delle colpe poiché abitava ancora con i suoi genitori e dunque non lo faceva sentire del tutto preso in considerazione. Voi cosa ne pensate di questa insolita vicenda?