Si rivolgono al loro medico di fiducia per un delicato intervento: finiscono per fargli causa
Ci sono persone di cui ci fidiamo ciecamente, possono essere amici, parenti o la propria dolce metà. Verso questi individui abbiamo stima e ammirazione perciò tendiamo ad ascoltare i loro consigli o i loro insegnamenti. L'esperienza, il vissuto di ciascuno poi, è maestra di vita e proprio grazie a quest'ultima siamo sempre più consapevoli di chi è più meritevole della nostra considerazione.
Il discorso cambia un poco quando non si parla più di gente a noi vicina, ma di professionisti: figure specializzate in un determinato settore il cui compito è quello di darci le risposte e le soluzioni per noi più consone. In questi casi sono titoli e qualifiche a darci sicurezza. Talvolta però si rischia di incappare in brutte sorprese...
via Odditycentral
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Ed è esattamente quello che è successo alla coppia sposata protagonista di questa vicenda: il marito si era rivolto a un medico affinché questi eseguisse un intervento di vasectomia per renderlo dunque sterile.
La procedura aveva funzionato alla perfezione e l'operazione si poteva definire un successo: l'uomo non correva più alcun "rischio" di poter procreare senza la sua volontà.
O così lo aveva assicurato quello specialista. Ma le cose non sono affatto andate come da programma: lui aveva smesso di usare qualunque forma di contraccettivo e sua moglie era rimasta incinta nel giro di poco tempo. Perciò, furiosi, avevano deciso di far valere i loro diritti scontrandosi con quel medico che, ha detto loro, gli aveva rovinato la vita.
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Lo denunciarono, perseguirono legalmente il dottor Diego Naranjo, un medico di Medellin, in Colombia. Il tribunale ha esaminato attentamente quel particolare caso e poi ha emesso la sua sentenza: il dottor Naranjo è stato condannato a provvedere al mantenimento del bambino fino al compimento del suo 18 anno di età!
Dovrà quindi versare 80 stipendi minimi attuali, o l'equivalente di $ 20.300 per i danni morali, $ 13.200 per le spese legali e $ 31.500 per tutta la durata del mantenimento di quel figlio. Il giudice ha stabilito una "punizione" così severa anche per via della situazione dell'uomo che si era sottoposto all'intervento.
Infatti egli è affatto da una grave condizione debilitante chiamata perdita dell'udito bilaterale che, a causa di continui capogiri e nausee, gli impedisce di lavorare. Tutto questo è stato interpretato dalla Corte come un'aggravante per aver "causato" il concepimento di quel bambino. Voi ritenete giusta la sentenza emessa dal tribunale?