Diventa mamma a soli 20 anni e decide di lasciare la scuola. Qualcuno interviene per impedirlo
L'arrivo di un bambino è una benedizione e non possiamo certo negarlo, ma ci sono momenti della vita in cui potrebbe risultare più difficile gestire un cambiamento così grande. Avere un figlio è una scelta molto delicata e tante coppie ci pensano bene prima di progettare un evento del genere. In alcuni casi, però, non è possibile farlo e "capita" che arrivi inaspettatamente la lieta novella. Come comportarsi in queste circostanze?
La giovane di cui vogliamo raccontarvi stava per prendere una drastica decisione dopo l'arrivo del suo bambino, ma qualcuno è intervenuto tendendole una mano. Vi spieghiamo.
via Nanopress
Pixabay - Not the actual photo
La vicenda si è svolta in Italia, in un liceo artistico del nord del Paese dove una studentessa di 20 anni all'ultimo anno di scuola, Sofia Baroni, è diventata mamma. Una gioia immensa per la donna, certo, ma anche un'enorme responsabilità. In difficoltà per la gestione del piccolo e anche della scuola, la ragazza stava pensando di abbandonare gli studi per dedicarsi completamente alla famiglia.
Una decisione sofferta, ma necessaria dal suo punto di vista. In quelle condizioni e a quell'età non poteva far altro che rinunciare a qualcosa e questo qualcosa non era certo il suo piccolo Edoardo. Dopo aver fatto la sua scelta ed essere rimasta a casa, però, la studentessa ha ricevuto una chiamata che ha capovolto completamente la situazione.
A telefonarle è stato Gianluca Dradi, il preside della scuola, che ha invitato la ragazza a rientrare in classe, ma non da sola. L'uomo, infatti, ha creato un piccolo angolo nursery all'interno dell'aula in modo che la giovane potesse tenere accanto il suo piccolo durante le ore scolastiche. Un'iniziativa encomiabile che ha risolto le problematiche di Sofia.
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Non più costretta a rinunciare al suo percorso di formazione, la giovane ha potuto continuare per riuscire, un giorno, a realizzare il suo sogno di lavorare come mosaicista. "Sofia era scoraggiata - ha dichiarato il preside - ma io non potevo permettermi di perderla. Siamo già un Paese con una percentuale alta di giovani che lasciano la scuola, per questo bisogna fare di tutto per aiutarli a portare avanti gli studi".
Ma le ore da trascorrere in aula sono tante e non sempre per la ragazza è possibile tenere il piccolo con sé. Ade esempio, quando ha un compito in classe come fa? Semplice! L'intero staff scolastico è a sua disposizione e i collaboratori si occupano del piccolo Edoardo intrattenendolo e giocando con lui fuori dall'aula.
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Una collaborazione totale che è segno di grande altruismo e solidarietà e che ha dato alla giovane Sofia la sua occasione. Senza contare che il suo bambino sembra essere molto tranquillo e non è avvezzo ai capricci, cosa che facilita di molto la sua presenza in aula accanto alla mamma. "È diventato la mascotte della scuola e in qualche modo lo sono diventata anche io - ha raccontato Sofia - In molti si fermano a parlare con me ed è dolce averlo accanto durante le lezioni".
Un "salvataggio" che ha dato un'ottima opportunità alla giovane Sofia per continuare a costruire il suo futuro. E speriamo con tutto il cuore che possa realizzare tutti i suoi sogni, ovviamente insieme al suo piccolo Edoardo.