L'appello di un ragazzo appena 23enne: "ho bisogno di un trapianto di midollo, potreste salvarmi la vita"
Essere giovani e forti vuol dire avere avanti a sé tutta la vita, poter prendere decisioni a lungo termine, potersi "permettere" di sbagliare, di tornare sui propri passi, maturare e capire che tipo di persona si è o si vorrebbe diventare. Questo capita nella maggior parte dei casi perlomeno, quando la vita scorre "lineare" e senza particolari intoppi.
Purtroppo questo non è il caso di un giovane ragazzo che è stato colto da una rara malattia fulminante. Ma c'è speranza per lui e ciascuno di noi potrebbe diventare l'eroe di cui lui ha urgentemente bisogno.
via Today
Parliamo di Marco Zabeo, 23 anni, un ragazzo italiano la cui vita è stata completamente stravolta da una a dir poco infelice notizia.
Dopo aver riscontrato una sintomatologia del tutto anomala in un ragazzo dalla così giovane età, Marco si è sottoposto a diverse analisi che hanno rivelato una terribile verità: è affetto da leucemia linfoblastica acuta.
Purtroppo la malattia in cui versa ha drasticamente abbassato le sue difese immunitarie esponendolo di fatto a numerosi rischi per la sua salute. Per questo è stato costretto ad un ricovero in ospedale di ben 39 giorni e in totale isolamento: "mi sono sentito 'intrappolato' tra tre mura e una finestra. Ho cominciato a temere il mondo esterno per la possibilità di aggravarmi ulteriormente esponendomi a quest'ultimo. Ma ho sentito tantissimo la mancanza di tutti i miei cari", ha confessato il ragazzo.
Ma c'è qualcosa che si può fare, qualcosa che possiamo fare noi tutti.
Il giovane uomo ha infatti necessità di un trapianto di midollo: "per favore tipizzatevi: ho bisogno di un donatore di midollo, a voi non costa nulla e a me potreste salvare la vita", questa la richiesta di Marco dove esorta chiunque se la senta di verificare se potrebbe essere un donatore per lui compatibile. È possibile diventare un donatore preso la ONLUS Nazionale ADMO ad esempio.
Marco ha cominciato la chemioterapia e ha dichiarato di non dare più nulla per scontato: "gli odori, la possibilità di una passeggiata, il calore del contatto umano, ora mi apprezzo più ogni più piccola cosa, mi rendo conto di quanto sia importante la vita".
È consapevole che non appena avrà finito la sua terapia dovrà sottoporsi ad un trapianto di midollo. Tuttavia, la possibilità di trovare un donatore compatibile è circa di uno su 100 mila e proprio per questo che ha lanciato l'appello con la speranza che più persone possibili contattino l'ADMO.
"Mi piacerebbe che ci fosse più consapevolezza e una maggiore sensibilizzazione riguardo malattie come quella che mi ha colpito: in questi casi la sopravvivenza di persone affette da patologie così rare dipende molto non solo dalle cure ricevute, ma anche dalla solidarietà della gente", ha rivelato Marco. Speriamo che in moltissimi si mobilitino per aiutarlo e gli auguriamo solamente il meglio.