"Una collega mi ha chiesto di rinunciare alle ferie per consentirle di andare in vacanza con i figli: ho rifiutato"
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Lavorare è importante e ognuno di noi ne ha bisogno per andare avanti, ma il lavoro non è tutto nella vita e le persone hanno anche la necessità, qualche volta, di staccare e prendersi dei momenti di riposo. Così si inizia a pianificare qualche vacanza o un ritorno a casa dai propri parenti se si abita lontano da loro, per recuperare un po' di forze e liberare la mente dalle numerosissime incombenze quotidiane. Per fare in modo che ognuno abbia un attimo del genere, è necessario, specialmente in grandi uffici, organizzarsi al meglio in modo da non far rimanere nessuno a bocca asciutta.
È esattamente quello che ha fatto la protagonista di questa vicenda, peccato che, nonostante il grande preavviso, abbia comunque avuto problemi rispetto ai suoi giorni di riposo. Vi spieghiamo.
via Indipendent
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Evie è una giovane dipendente che si è trasferita lontano dalla sua famiglia proprio per lavoro. Dopo un anno di lontananza da casa, la ragazza avvertiva il bisogno di rientrare dai genitori e di starsene per un po' tranquilla e circondata dall'affetto familiare. Volendo organizzare tutto per il meglio, Evie ha chiesto le ferie con mesi di anticipo e ha iniziato a pianificare la partenza. Purtroppo, a una settimana dal volo, la giovane ha dovuto fare i conti con una scomoda richiesta.
"Sono stata chiamata nell'ufficio del mio capo, il quale mi ha chiesto all'improvviso di rinunciare alla mia settimana di ferie per cederla a una mia collega - ha raccontato Evie - Il motivo? Voleva portare i figli a Disney World proprio nella settimana in cui non ci sarei stata. Ho fatto presente che mi ero premurata di richiedere quei giorni mesi prima proprio per evitare situazioni del genere e ho rifiutato categoricamente - ha proseguito - A quel punto il mio capo mi ha detto di comunicarlo io stessa alla mia collega".
Senza pensarci troppo, la nostra protagonista è ritornata alla sua postazione e ha parlato con Karen.
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Fino a quel momento tra loro non c'erano stati attriti e il rapporto era andato sempre bene, ma questa cosa l'ha compromesso. "Quando le ho detto di no, l'ha presa malissimo - ha raccontato la giovane lavoratrice - Mi ha dato dell'egoista, mi ha detto di essere scorretta e che non capivo la sua richiesta solo perché non avevo figli. Non credo sia così, penso solo che sia giusto rispettare i piani di tutti, senza avere pretese per altro all'ultimo minuto".
In molti hanno commentato positivamente la sua scelta e il suo rifiuto. Persino tanti genitori si sono detti d'accordo con lei, condannando la collega per la scorrettezza e per averle chiesto all'improvviso di cambiare l'organizzazione di mesi, pur sapendolo. Nella vita come nel lavoro bisognerebbe sempre rispettare gli altri e tenere conto delle esigenze altrui, senza pensare che le proprie siano senza dubbio più valide e importanti.
Tu come avresti agito al suo posto?