Costruttore demolisce una casa da 600.000 euro mentre i suoi proprietari sono in vacanza
Eseguire dei lavori di ristrutturazione della propria casa è un compito molto bello, ma al contempo molto stressante. Occorre trovare il giusto professionista, stabilire un budget, seguire i lavori e cercare di realizzarli a seconda dei propri gusti, naturalmente seguendo con minuzia tutti i regolamenti in atto per quella zona.
Una volta individuata la ditta di costruzioni adatta a questi lavori, di solito, il grosso è fatto: non resta che attenderne il completamento, pagare il prezzo pattuito e godersi la propria abitazione. Beh, "di solito". Quello che è accaduto ad un uomo residente in Inghilterra ha davvero dell'incredibile e vi spieghiamo perché.
via BBC
Pixabay - Not the Actual Photo
La casa del valore di oltre 600.000 euro di proprietà di Jay Kurji è stata demolita mentre lui e la sua famiglia erano in vacanza. La proprietà situata a Stoneygate, Leicester, ed è stata ridotta in macerie dal costruttore che ha deciso di annullare i lavori eseguiti. Nonostante il proprietario abbia contattato una polizia, gli è stato detto che non si trattava di un caso penale.
I vicini della zona hanno assistito all'incredibile scenario: le mura sono state distrutte con un'escavatrice. In seguito, è emerso il motivo dell'incredibile gesto: si è infatti scoperto che il costruttore aveva agito per vendetta, poiché il proprietario aveva rifiutato di pagargli altre 3.500 sterline oltre al prezzo pattuito. La casa di Kurji è rimasta senza tetto e completamente distrutta, lasciando la famiglia in una situazione difficile e frustrante.
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Kurji, 40 anni, architetto di soluzioni per un'azienda informatica, ha spiegato di aver acquistato la casa l'anno scorso: "Volevamo che venissero fatti molti lavori in modo che potesse diventare la nostra casa. Volevamo un'estensione a due piani, un nuovo tetto, un nuovo impianto elettrico e che fosse più rispettosa dell'ambiente. È un incubo, purtroppo ho scelto il peggior costruttore", ha spiegato.
"Ero andato in vacanza e mi trovavo a 350 chilometri di distanza quando è successo tutto. Ho contattato la polizia, che mi ha detto che si trattava di una controversia civile e non di un caso penale", ha proseguito.
La vicenda mette in luce l'importanza di affidarsi a professionisti seri e affidabili nel campo delle costruzioni e, magari, di rimanere il più possibile in zona per controllare che vada tutto secondi i piani. Nei suoi panni come vi sareste comportati?