Donna di 29 anni si finge una liceale: "mi sentivo sola e volevo tornare in luogo sicuro"
Il tempo scorre inesorabile e alcuni periodi sono destinati a trasformarsi in bei ricordi che non possiamo più rivivere. Questo non è poi un grosso problema visto che, normalmente, i nostri bisogni e i nostri desideri vanno di pari passo con la nostra età. Talvolta sarebbe piacevole poter "tornare indietro", ma non è possibile e questo non fa che rendere più unici e speciali i momenti già vissuti.
La protagonista di questa storia non ha voluto sottostare a questa idea ed ha agito superando ogni limite.
via Nytime
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Hyejeong Shin, una donna di 29 anni coreana, si era trasferita in America a 16 anni e lì aveva frequentato un collegio privato per poi laurearsi successivamente all'università. La ragazza aveva ottimi ricordi legati al suo "periodo liceale": aveva stretto numeroso amicizie e trascorso giornate meravigliose con i suoi compagni. Purtroppo crescendo aveva perso quei bei rapporti e si era trovata sempre più sola e isolata e questo l'aveva catapultata nello sconforto.
Così aveva preso una decisione: sarebbe tornata dove aveva passato i suoi giorni più felici, sarebbe tornata al liceo ad ogni costo.
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Così la ventinovenne ha scelto una scuola superiore nel New Jersey: sapeva che in quello Stato era possibile per uno studente iscriversi anche se minorenne e senza essere accompagnato da un genitore. Ha falsificato i documenti necessari e si è iscritta in quel nuovo istituto americano, pronta a ricominciare la sua vita da teenager.
Alla fine Hyejeong è stata smascherata e denunciata con l'accusa di aver fornito documenti falsi, in particolare un falso certificato di nascita ai funzionari scolastici. Alcuni studenti una volta appresa la notizia sono rimasti molto turbati visto che la donna aveva scambiato con loro i numeri di cellulare e loro avevano ricevuto dei messaggi da parte sua anche dopo l'avvenuto arresto.
Qualcuno ha pensato che la donna potesse avere altre intenzioni rispetto a quelle dichiarate, ma Hyejeong ha sostenuto qualcosa di molto diverso.
"Volevo solo tornare in un 'luogo sicuro' e accogliente, in un ambiente che ricordavo con affetto, dove ero circondata da tanti amici che mi volevano bene".
Tuttavia, anche dopo le dichiarazioni della donna, i sospetti nei suoi confronti sono rimasti molti: "se è in grado di falsificare documenti e ha la sfrontatezza di entrare in un liceo pubblico per stringere contatti con degli studenti adolescenti, allora può essere in grado di fare qualsiasi cosa" ha commentato qualcuno. Anche tra gli studenti c'è chi si è espresso: "tutto quello che io ed altri ragazzi abbiamo fatto era per farla sentire a suo agio in una nuova scuola" riferisce una studentessa amareggiata.
La solitudine può portare in breve alla disperazione e per questo si dovrebbe sempre avere il sostegno di persone che ci vogliono bene. Una vicenda allarmante quanto triste, voi cosa ne pensate?