Costruiscono una casa per ogni membro della famiglia: "anche i ragazzi hanno diritto alla loro privacy"
Con il trascorrere del tempo sono un po' cambiati gli ideali della nostra società: se prima si dava moltissima importanza al proprio onore, alla lealtà cavalleresca e così via, adesso sembrano contare più l'uguaglianza e la pace. Almeno nella teoria. Fortunatamente non è più necessario doversi sfidare a duello per dimostrare il proprio amore e di conseguenza, giustamente, si sono ridimensionati per importanza quei valori tanto in voga un tempo e ne hanno preso il posto altri, più attinenti a tempi moderni. In particolare ha assunto un significato sempre più profondo il concetto della privacy poiché sta venendo soppiantata dalla tecnologia, diventando a tutti gli effetti un valore aggiunto da preservare e ben gradito a moltissimi.
Una famiglia ha dato la massima priorità ai loro spazi e alla loro indipendenza e così ha escogitato una singolarissima soluzione.
via Dailymail
Keli e Bryan Brinks sono una coppia sposata, genitori di due figli, Lennox 18 anni e Brodey 16 anni. L'intera famiglia viveva inizialmente in una bella e spaziosa casa, tutti insieme. L'abitazione si strutturava su ben 204 metri quadrati e ognuno di loro aveva certamente il suo spazio personale.
La coppia ha però deciso che voleva qualcosa in più: ha venduto tutto e ha comprato una grande appezzamento di terra. Qui ha deciso di edificare una casetta per ogni membro della famiglia formando un vero e proprio "villaggio famigliare".
Il loro piccolo villaggio è composto da ben 6 casette che variano di grandezza dai 16 fino ai 26 metri quadrati. La loro non era una necessità impellente, ma l'hanno fatta diventare un vero e proprio stile di vita. Perché?
Per educare i loro figli ad essere indipendenti e con una propria privacy: ciascuno vive in una casetta di 16 metri quadri e può godersi la propria adolescenza indisturbato. "Mio marito era partito in prima battuta con l'idea di stare tutti insieme, ma io gli ho fatto notare che i nostri ragazzi preferivano passare il tempo chiusi nella loro cameretta e così l'ho convinto ad attuare questa soluzione alternativa. In fondo non c'è molta differenza tra il bussare ad una porta di una stanza da letto al farlo ad una porta di ingresso di un'altra casa".
Certamente i due adolescenti hanno più libertà e spazi per crescere in autonomia, ma c'è un altro motivo per la quale la famiglia si è spinta a tanto: volevano essere il più eco sostenibili possibile. Hanno dichiarato di generare soltanto una busta d'immondizia a settimana perché riciclano, riutilizzano ogni cosa: i resti dei loro pasti vanno alle galline, non usano buste in plastica ma di stoffa e compostano il cibo per esempio.
Il "villaggio" oltre ad avere 4 abitazioni dispone anche di una struttura dove la famiglia si riunisce per stare tutti assieme e una che funge da casa degli ospiti/ufficio, non manca una stalla con alcuni animali. Unico neo di tutte queste casette, fatta eccezione per quella dei due genitori che è più grande, è che non sono dotate di bagno, costringendo gli adolescenti ad andare in un'area comune. A loro questo però non sembra pesare affatto. E voi cosa ne pensate di questa originale quanto singolare soluzione domestica?