Questa mamma spiega il motivo per cui non insegna alle sue figlie che "gli estranei sono pericolosi"
Tutti i genitori del mondo hanno a cuore la salute e la sicurezza dei propri figli. Il primo pensiero di una madre o di un padre è sempre relativo allo stato di benessere dei figli ed è normale, quindi, preoccuparsi che nessuno possa far loro del male. I pericoli sono sempre dietro l'angolo, ma bisogna dare ai più piccoli gli strumenti adatti per poterli affrontare al meglio, a cominciare dalla più tenera età. La mamma di questa storia, però, ha detto di non voler spaventare le sue figlie con i soliti divieti che, spesso, non sono seguiti da ulteriori spiegazioni, come ad esempio il fatto di "non parlare con gli sconosciuti", ma di voler argomentare e trasmettere loro più consapevolezza su come potersi difendere in caso di necessità. Vediamo nel dettaglio cosa suggerisce questa mamma.
via Instagram / themarciewhalen
Marcie Whalen è una mamma che ha deciso di trasmettere un approccio "diverso" da quello della maggior parte dei genitori, almeno per quanto riguarda la sicurezza dei bambini rispetto agli adulti. Solitamente, la frase che i bambini si sentono ripetere più spesso è "non parlare con gli sconosciuti" o varianti molto simili che esprimono lo stesso concetto, ovvero quello non dare confidenza agli estranei. Questa mamma, però, sostiene che la maggior parte delle volte, sono proprio le persone più vicine ai bambini, di cui essi si fidano, la vera fonte di pericolo. Gli estranei, invece, potrebbero essere il più delle volte una salvezza in caso di necessità.
Whelan ha spiegato così il suo approccio: "Vogliamo che le nostre figlie siano estroverse e conversino con le persone, in modo da essere, in generale, ospitali con coloro che le circondano. Così, invece di parlare di estranei, parliamo loro di comportamenti strani". Proseguendo con la sua spiegazione, la mamma ha spiegato cosa intende per comportamenti strani: "Voglio che le mie ragazze capiscano cos'è un comportamento strano — ad esempio, chiedere loro di mantenere un segreto...chiedere loro di andare da qualche parte senza la mamma o il papà — così le mie figlie sapranno cosa riconoscere, sia che il comportamento si manifesti in qualcuno che conoscono molto bene o in qualcuno che è loro estraneo".
La verità, dunque, è che alcuni estranei possono più affidabili e sicuri di alcune persone che i bambini conoscono, quindi sentirsi automaticamente impauriti nei confronti di ogni estraneo non garantirà la loro sicurezza al 100%. Oltretutto, è importante tenere in considerazione il carattere del bambino: alcuni saranno tendenzialmente più cauti e ansiosi rispetto al pericolo, mentre altri saranno più estroversi e avranno bisogno di qualche istruzione in più per intuire cosa sta realmente succedendo. Insomma, è importante che il messaggio si adatti anche in base al singolo bambino, sebbene il concetto di fondo sia sempre lo stesso, ovvero non fidarsi quando gli adulti mostrano dei "comportamenti strani".
Siete anche voi d'accordo con l'approccio di questa mamma?