Crea contenuti per adulti sul web, viene licenziata dal parco giochi dove lavora: "Siamo un luogo per famiglie"
Lavorare è un diritto, ma anche un dovere, di ogni cittadino: senza un lavoro non è possibile sostenersi e sostenere la propria famiglia ogni giorno, quindi lo Stato dovrebbe garantire a tutti, secondo le proprie scelte e secondo le proprie possibilità, la piena occupazione. Purtroppo, però, sembra ancora un'utopia il fatto di poter essere liberi di scegliere un lavoro in base alle proprie vere attitudini e nella società di oggi è già tanto che si riesca a sbarcare il lunario. Non stupisce, dunque, che tante persone stiano iniziando a svolgere attività alternative durante il tempo libero. Anche la protagonista di questa storia ha iniziato a sfruttare le sue ore libere per guadagnare qualche soldo extra, ma ai suoi datori di lavoro non è andata molto a genio la sua "nuova attività".
Ilaria Rimoldi è una 25enne che, come tante altre ragazze, ha deciso di aprire un account sul sito Onlyfans per arrotondare i suoi guadagni. L'ormai noto sito web per adulti ospita tantissimi account di persone che, proprio come Ilaria, cercano di fare soldi vendendo abbonamenti mensili che permettano agli utenti di guardare i loro contenuti osé. Naturalmente, Ilaria pubblicava i suoi contenuti durante il suo tempo libero, non pensando che l'azienda per cui lavorava potesse avere qualcosa da ridire. La giovane aveva lavorato per due stagioni presso un parco divertimenti per famiglie molto famoso, a Castelnuovo del Garda, senza ricevere inizialmente alcuna lamentela riguardante la sua attività extra. Evidentemente, però, la giovane ha iniziato a farsi strada con le sue foto online e qualche visitatore deve averla riconosciuta.
Sebbene ognuno dovrebbe essere libero di fare ciò che meglio crede, sempre nei limiti della legalità ovviamente, nel proprio tempo libero, per Ilaria non è stato così: il parco divertimenti ha infatti pensato bene di licenziarla.
Wikimedia / Not the actual photo
"La voce si è sparsa, è capitato che alcuni visitatori mi riconoscessero. E quest'estate sono stata convocata dalla direttrice del parco divertimenti e dal capo del personale", ha raccontato la giovane. È in questa occasione che le sarebbe stato fatto notare che il parco divertimenti fosse una "struttura per famiglie". La giovane ha dichiarato di aver guadagnato 600 euro il primo mese, mentre in seguito i suoi guadagni mensili sono arrivati fino a 5mila euro. Di fronte al licenziamento, la ragazza ha rivendicato la sua libertà di fare ciò che meglio crede nel suo tempo libero, proponendo anche all'azienda di aumentarle lo stipendio permettendole di guadagnare la stessa cifra che la sua seconda attività le garantiva, ma la richiesta è stata rifiutata. La risposta del parco divertimenti non si è fatta attendere:
"Ci sono sentenze che legittimano il procedimento disciplinare nei confronti del lavoratore che, nel tempo libero, mette in atto condotte che si ripercuotono negativamente sull’immagine dell’azienda. Questo non significa, che la persona non possa utilizzare il proprio corpo come meglio crede. Ma deve sempre tenere a mente che le proprie attività private non devono mai, neppure indirettamente, essere associate all’azienda con la quale collabora. Nè devono compromettere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e dipendente".
Voi cosa ne pensate della vicenda?