Giovane barista scoppia in lacrime perché non riesce a sostenere turni di 8 ore nel weekend (+VIDEO)
Lavorare significa faticare, anche se in un mondo ideale si dovrebbe poter scegliere il lavoro dei propri sogni, che più si avvicina alla propria attitudine e alle proprie competenze. "Fai ciò che ti piace e non lavorerai neanche un giorno" è quello che si dice di solito in questi casi. Certo è che lavorare è necessario per sopravvivere e, soprattutto, dovrebbe essere lo strumento principale per vivere dignitosamente e non semplicemente per "restare a galla". Uno studente di 25 anni ha fatto dividere il web con il suo sfogo durante un turno di 8 ore come barista: il giovane è letteralmente scoppiato in lacrime a causa dei turni massacranti, auspicando la presenza di un sindacato e più tutela per la sua categoria. Non tutti gli utenti, però, si sono commossi nell'ascoltare il suo discorso.
Il barista protagonista di questa storia, che è anche uno studente a tempo pieno, ha affermato che una settimana lavorativa di 25 ore, con turni di 8 ore concentrati durante il fine settimana, fosse davvero troppo pesante da poter gestire. Lo sfogo è arrivato tramite Twitter, in un video che ha fatto il giro del web. Nella clip, il giovane barista è praticamente in lacrime a causa dello stress e della pressione provocata dai continui ordini e dai clienti inarrestabili. Il ragazzo si lamenta perché i suoi capi non aiutano minimamente i propri dipendenti, lasciandoli in balia di giornate lavorative davvero ingestibili.
"Si rifiutano di cancellare gli ordini da cellulare, ma noi baristi dovremmo avere la libertà di rifiutarli perché ne arrivano tantissimi. Poi le persone mi urlano contro perché i loro ordini non sono pronti. Non so cosa fare" ha spiegato in lacrime il barista, che ha anche sottolineato di essere stato discriminato da alcuni clienti maleducati per via del suo aspetto. Molti utenti che hanno guardato il video, però, non sono riusciti ad empatizzare più di tanto con il giovane. Il motivo? La maggior parte di loro lavora più di 25 ore a settimana e non è spaventata da un turno di 8 ore.
"Ho simpatia per questo ragazzino viziato? No" ha scritto un utente, sottolineando come a 17 anni fosse già militare e si trovasse nelle peggiori condizioni possibili: "12 ore al giorno, cibo cattivo, condizioni meteo terribili, pericolo costante, ecc.. uno dei periodi migliori della mia vita in cui ho fatto amicizie che sono rimaste per sempre". In un altro commento, un utente ha mostrato il suo volto contrariato durante il suo "turno di 16 ore in ospedale come infermiere, per il quinto giorno di fila". Insomma, molti utenti hanno parlato apertamente di quanti sacrifici facciano o abbiano fatto quotidianamente per lavorare sodo e ottenere qualcosa, affermando quanto i "giovani di oggi siano invece tutti viziati".
Fortunatamente, ci sono stati anche alcuni utenti che si sono schierati dalla parte del giovane e che hanno ribattuto a questi commenti.
Soltanto perché tante persone accettano condizioni lavorative pessime, con orari massacranti, senza alzare la voce per smascherare l'ingiustizia, non significa che chi, invece, solleva la questione, sia più debole o "viziato". Oltretutto, tutti i lavori sono differenti e bisogna anche valutare quanto sia tossico o meno l'ambiente in cui si permane per 8 ore consecutive. Specialmente se a contatto con clienti irascibili.
"Questo è il motivo per cui tutti odiano le vecchie generazioni, perché continuate tutti a dire che volete il meglio per la nostra generazione e quando noi vogliamo provare a migliorare le cose vi lamentate tutti di quanto ai vostri tempi fosse tutto peggio di ora e di come noi, alla fine, ci meritiamo le stesse cose. Non capirò mai perché non desiderate qualcosa di meglio per noi" ha scritto una giovane, riassumendo il pensiero di molti.
E voi cosa ne pensate di questo argomento?