Studentessa di quinta elementare parla davanti al consiglio scolastico per chiedere aiuto contro i bulli
Combattere il bullismo non è una cosa semplice: bisogna saperlo riconoscere, diventarne consapevoli e, soprattutto, aprirsi con chi si ha intorno per chiedere aiuto. Ci sono molti bambini e ragazzi che non riescono a reagire davanti ai coetanei che li prendono di mira e si divertono a canzonarli, motivo per cui hanno bisogno di qualcuno che parli con loro e che gli faccia capire l'importanza di affrontare il problema. Al contrario, molti altri bambini, nonostante il malessere che ne deriva, riescono ad alzare la testa e a cercare il modo per farsi scudo di fronte alle ingiustizie.
Tra queste c'è la ragazza di cui vogliamo parlarvi. Una giovane studentessa che ha trovato il coraggio di chiedere aiuto e l'ha fatto dinanzi all'intero consiglio scolastico.
Delaine Marcotte è una bambina che, come molti altri suoi amici, è stata bersaglio di insulti, cattiverie e azioni deplorevoli, ma, invece di chinare la testa e lasciar fare i bulli, ha deciso di "denunciarli" perché le rendevano la vita impossibile.
I genitori della studentessa di quinta elementare, in particolare suo padre Todd, si sono sempre impegnati molto affinché tutto ciò finisse e hanno cercato in tutti i modi di darle una mano. Così, sono arrivati dinanzi al consiglio scolastico dell'Istituto di Plaistow, nel New Hampshire. Presenti alla riunione con tutti i membri, sarebbe dovuto essere suo padre a prendere la parola e a parlare dell'argomento, invece, stupendo tutti compreso lui, è stata Delaine in persona a rendere noto il suo malessere.
In un video pubblicato dal suo papà su Facebook, si vede la giovane studentessa prendere posto e leggere, in lacrime, il suo discorso. "Sono qui per parlarvi di un problema che mi riguarda molto: il bullismo - ha esordito - È un fenomeno molto presente nella nostra scuola, io ne sono bersaglio come molti miei compagni. I miei genitori hanno contattato l'Istituto per farlo presente, ma la cosa continua. Mi hanno detto di tutto, mi hanno insultata e vorrei sapere cosa avete intenzione di fare per combatterlo e per proteggerci dal bullismo - ha proseguito - Sono qui per difendere tutti quei bambini che vengono presi di mira ingiustamente".
Il consiglio non ha potuto far altro che applaudire la giovane portavoce e impegnarsi per porre fine a tale problema.
In varie interviste successive a quel discorso, Delaine ha continuato a sottolineare quanto fosse negativo per la sua vita tutto ciò e anche suo padre Todd ha dichiarato: "È una cosa che va affrontata subito. Sentirne parlare tuo figlio ogni giorno e sapere che ne soffre, non è facile, ma bisogna parlarne sempre".
È da qui che parte tutto: se un genitore capta qualcosa, ha un dubbio o vuole semplicemente indagare per capire, è sempre una buona cosa. Il bullismo, a volte, si camuffa, ma va smascherato quanto prima per evitare che i problemi diventino insormontabili e che si arrivi a conseguenze irreparabili.
Noi, intanto, vogliamo fare i complimenti per il suo coraggio a questa studentessa e ringraziarla per essersi raccontata, nonostante il dolore, e aver puntato ancora una volta i riflettori su un tema così importante.