Costringono un'insegnante a rimuovere la bandiera arcobaleno dalla classe: "Mette a disagio gli studenti"
Per quanto si professi in tutti i modi l'eguaglianza sociale, è ancora un'utopia al giorno d'oggi riuscire a trovare situazioni non discriminanti per certe categorie di individui. Di strada se n'è fatta parecchia negli anni per quanto riguarda i diritti civili, almeno in Occidente, ma ancora fa discutere, ad esempio, il matrimonio tra due uomini o tra due donne. Addirittura, fa discutere la storia che stiamo per raccontarvi, in cui un'insegnante è stata criticata per aver appeso in classe la bandiera arcobaleno simbolo del movimento LGBT+. A qualcuno non deve essere andata a genio questa scelta "politica", tanto da aver denunciato il fatto.
via News12
Public Domain Pictures / Not the actual photo
Sarah Ecke, un'insegnante della Connetquot High School, è stata contestata dal direttore scolastico per aver appeso in classe la bandiera arcobaleno, simbolo del movimento LGBTQ+, "mettendo a disagio tra gli studenti". A quanto pare, gli studenti stessi si sarebbero rivolti ad alcuni funzionari scolastici per lamentarsi del fatto che la bandiera colorata fosse grande il doppio della bandiera americana in classe, - un dettaglio a quanto pare non gradito. La richiesta contro l'insegnante è stata poi giustificata dalla nuova norma che vieta agli insegnanti di impegnarsi in attività politiche all'interno della scuola. Il problema, sottolinea Sarah Ecke, è considerare tale bandiera e ciò che rappresenta come un atto politico. L'identità di ciascuno di noi, infatti, non dovrebbe rientrare affatto nella politica, tanto che molti studenti della contea di Suffolk si sono presentati per protestare contro questa ingiustizia.
"La mia identità non dovrebbe essere considerata politica" ha affermato Ollie Castillo, uno studente di una scuola superiore di Medford, "è per questo che venire qui oggi significa molto per me, lottare per ciò in cui credo e rendere la scuola, non solo questa scuola, ma anche altre scuole un luogo sicuro" ha concluso il giovanissimo studente.
Sarah si sentiva a disagio e imbarazzata per la situazione venutasi a creare a causa di quella bandiera e, alla fine, ha deciso di assecondare la scuola togliendola dal muro, ma ciò non toglie che il suo pensiero riguardo alla faccenda rimanga lo stesso: si è trattato di un atto discriminatorio, qualcosa che non dovrebbe aver posto all'interno di un edificio scolastico.
Voi che ne pensate?