"Ho prestato 4.500 euro alla mia amica: ora pretende di vivere a casa mia altrimenti non me li restituirà"
L'amicizia è un legame molto prezioso, ma anche molto flebile. Come tutti i rapporti interpersonali deve essere reciproca e deve offrire sincerità, rispetto e comprensione. Sfortunatamente non sempre è così e spesso si rimane delusi da coloro che si credevano essere dei grandi amici, specialmente quando si tratta di soldi.
Ne sa qualcosa una giovane donna inglese che ha chiesto consiglio al web per capire come gestire la difficile situazione in cui si è ritrovata dopo aver prestato una discreta somma di denaro ad una sua amica.
via Mumsnet
Due anni fa la giovane ha concesso un prestito di 4.500 euro a una sua amica che si trovava in una situazione finanziaria precaria, non essendo stata in grado di interrompere il contratto di affitto al termine del suo master universitario come aveva previsto "il padrone di casa non era stato chiaro, le sono stata molto vicina perché avevo vissuto un'esperienza simile. Io vivevo momentaneamente a casa dei miei e potevo risparmiare, quindi ero più che felice di aiutare", ha spiegato la protagonista di questa storia.
Quando, però, la protagonista della vicenda ha deciso di acquistare casa e aveva bisogno dei soldi dati in prestito, la risposta da parte della presunta amica non è stata quella sperata.
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"Ho perso la stima che avevo di lei perché ha superato di gran lunga la data in cui avevamo concordato che mi avrebbe rimborsato. In ogni caso, sono davvero senza parole per il fatto che abbia detto che potrà restituirmi i soldi solo se si trasferirà nella mia nuova casa. Non voglio assolutamente vivere con lei per il modo in cui si è comportata e sento che sta facendo una cosa scorretta", ha spiegato la giovane.
"Ho redatto un contratto, ma temo che sia privo di significato. Non posso permettermi di rinunciare ai soldi perché con essi devo mettere su casa", ha concluso, chiedendo quindi consiglio alla community. Gli utenti si sono schierati completamente a suo favore, consigliandole di risolvere la faccenda per vie legali: "Non è un'amica, consulta un avvocato: il processo per le controversie di modesta entità è pensato per essere relativamente semplice da eseguire", ha scritto un utente.
Voi cosa ne pensate?