Rubano e distruggono la carrozzina di una 34enne: "volevano fare un giro, mi hanno privato delle mie gambe"
Sarà capitato a tanti di noi di vivere in prima persona brutte esperienze, momenti della vita che sarebbe stato meglio non fossero mai esistiti. Succede, a volte, di essere toccati da gesti altrui che si rivelano sciocchi, inutili e assolutamente privi di qualsiasi senso.
In una situazione del genere si è trovata la giovane donna di cui vogliamo parlarvi. Lei, per uno scherzo andato a finire male, è stata momentaneamente privata di un oggetto fondamentale per andare avanti nella quotidianità: la sua carrozzina. Vi spieghiamo cos'è accaduto e perché.
via Open
La giovane protagonista di questa storia è Clemy Spinelli, una donna di 34 anni che da tempo si è trasferita in una cittadina toscana per studiare archeologia. Clemy è disabile e per muoversi tra le stradine di Siena, ha bisogno della sua fidata carrozzina elettrica. Proprio quest'ultima è stata al centro dell'episodio spiacevole che ha coinvolto la ragazza.
Mentre era fuori città, infatti, aveva lasciato la carrozzina in custodia a una sua vicina. Fin qui tutto normale, se solo a un gruppo di persone non fosse venuto in mente di sottrarre l'oggetto per "fare un giro". La ragazza ha raccontato in un'intervista che non era la prima volta per lei. In diverse occasioni ha dovuto fronteggiare gesti sciocchi da parte di estranei che, non curanti dell'importanza di tale mezzo, hanno deciso di prenderlo in prestito, forse, per movimentare una serata noiosa.
In un post sui social, la ragazza ha raccontato: "È stata la notte più brutta della mia vita. Sono stata contattata dalla polizia e mi hanno comunicato che la mia carrozzina era in pessime condizioni. Mi avevano privato ancora una volta delle mie gambe - ha continuato - ma non mi hanno buttata giù. Non ho perso la voglia di combattere contro chi si comporta male con i disabili". Un messaggio importante che è stato condiviso dall'intero web e che ha riacceso, ancora una volta, i riflettori su un argomento così delicato.
Nella nostra società non è sporadico incontrare persone poco rispettose, superficiali e disattente ai problemi altrui. Basterebbe poco perché la situazione cambiasse e un minimo impegno da parte di ognuno per rendere la quotidianità meno pesante. Allora, impegniamoci e compiamo quel piccolo gesto che può fare la differenza. Pensiamo alle conseguenze prima di agire e il mondo diventerà un posto migliore per tutti.