La compagna ha avuto un ictus e ora è disabile: "Non era questa la vita che avevo scelto"

di Marta Mastrogiovanni

02 Luglio 2022

La compagna ha avuto un ictus e ora è disabile: "Non era questa la vita che avevo scelto"
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"Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita": recita così una delle formule del rito matrimoniale religioso cattolico, ma non tutti riescono poi ad esservi davvero fedeli. Essere degli ottimi partner in situazioni di calma e stabilità non dovrebbe costare tanta fatica, visto che a tenere unite due persone è l'amore reciproco; la vera prova del nove è quando si resta uniti nella disgrazia. Scegliere qualcuno per tutta la vita significa sceglierlo nella gioia e nel dolore, appunto, e non soltanto quando fa più comodo. Quel che è certo, però, è che ogni situazione è differente e che si è anche liberi di tirarsi indietro di fronte a quell'antica promessa.

via Slate.com

Pexels / Not the actual photo

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Un uomo ha deciso di chiedere consiglio in una rubrica online perché addolorato dalla sua situazione famigliare, a seguito di una vera disgrazia. L'uomo ha 40 anni e prima di incontrare la sua "anima gemella" era un papà single. Un giorno, poi, l'incontro con una donna gli ha letteralmente cambiato la vita: avete presente quelle persone con cui c'è immediatamente feeling, con cui sembra di conoscersi da una vita? "Non avevo mai creduto nelle anime gemelle" ha scritto l'uomo, "ma lei mi ci ha fatto credere sul serio. Ci completavamo le frasi a vicenda e provavo quel tipo di amore che non avevo mai provato per nessuno. Dopo sei mesi abbiamo comprato una casa insieme, abbiamo unito le nostre famiglie e le ho chiesto di sposarci".

Purtroppo, però, la fase idilliaca è durata relativamente poco, poiché dopo un anno la donna è stata improvvisamente colpita da un ictus che ha fortemente compromesso le sue funzioni vitali. L'uomo è ora disperato perché non riesce più a sopportare questa situazione di dolore, ma è cosciente anche del fatto che causerà altro dolore andandosene e abbandonando la sua compagna.

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L'uomo ha descritto così la situazione: "Ha perso tutte le funzioni su un lato del corpo, ha perso la parola ed è disabile. Probabilmente non tornerà mai più al lavoro o alla vita che aveva. Ora può camminare un po' e ha riguadagnato anche un po' di parola, ma è una cosa limitata. Il suo braccio non ha ancora alcuna funzione. Tutto ciò ha creato un futuro che non avevo previsto e che non volevo. Ogni giorno è diventato un promemoria di ciò che era una volta, e così è una fonte costante di dolore e dolore. Mi impegno da almeno un anno, che è esattamente quanto tempo la conoscevo prima del suo ictus, per aiutarla a ritrovare una vita il più normale possibile. Ma non posso immaginare di passare il resto della mia vita in questo modo. So che sarà devastata se me ne vado, ma sarò devastato anche io se rimango. Inoltre, non credo sia giusto nei confronti di mio figlio. Questa è una tragedia, qualunque sia la scelta fatta. Accolgo con favore i vostri suggerimenti".

Voi che consigli avete per quest'uomo?

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