Chiede alla sorella di fare da babysitter ai suoi figli: lei risponde proponendogli la sua tariffa oraria
Prendersi cura dei bambini è una grande responsabilità e molti genitori fanno fatica a trovare una babysitter brava e affidabile, per questo - spesso - preferiscono affidare i propri piccoli alle persone di cui si fidano di più, come i propri fratelli e sorelle. Ad ogni modo, il legame che si può avere con un parente può far erroneamente pensare di poter chiedere qualsiasi cosa e in qualsiasi momento: non è sempre così ed è per questo che una ragazza di 28 anni ha chiesto consiglio agli utenti del web su come gestire un recente litigio con la sorella che le aveva chiesto di fare da babysitter ai suoi figli all'ultimo minuto.
Vediamo insieme cos'è accaduto.
via CharotarDaily
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Nella sua lettera, Anne ha spiegato di avere un lavoro flessibile che le consente di dedicarsi allo smart working. Durante il weekend aveva intenzione di finire alcuni dei suoi progetti di lavoro per non essere eccessivamente oberata durante la settimana. Tuttavia, è accaduto qualcosa che ha destabilizzato i suoi piani: "Venerdì ho ricevuto una telefonata da mia sorella Emma, che non vedo spesso. Mi ha chiesto se ero disposta a fare da babysitter ai suoi tre bambini piccoli durante il fine settimana perché lei e suo marito volevano fare un viaggio improvvisato", ha scritto la giovane donna.
La ragazza ha fatto presente alla sorella di essere molto impegnata e che aveva altri programmi, ma Emma si è offerta di pagarla per il disturbo, così la sorella ha proposto il suo tariffario: 23 euro l'ora. Questo, specifica la giovane, "è molto al di sotto della mia tariffa oraria nel mio lavoro a tempo pieno". La cosa non è però piaciuta ad Emma, la quale si è offesa per la cifra proposta, spiegando che le babysitter guadagnano molto meno e che è sua sorella. "Le ho spiegato che avevo intenzione di lavorare e che se avessi dovuto badare ai suoi figli non avrei potuto farlo. Dopo avermi dato dell'egoista, Emma ha riattaccato e più tardi ho ricevuto un messaggio da suo marito che mi diceva che avevano dovuto annullare il loro viaggio a causa mia", ha concluso Anna.
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Dal web sono giunti consigli utili per la giovane Anna. Secondo quanto si legge, la donna dovrebbe lasciar calmare un po' le acque per consentire a lei e a sua sorella di riflettere sull'accaduto e, in un secondo momento, proporre un incontro faccia a faccia per esporre le proprie ragioni. Anna, dovrebbe cercare di spiegare alla sorella che, pur comprendendo che essere mamma è difficile, anche lei ha molte cose di cui occuparsi nella vita quotidiana, compreso il lavoro.
Voi che ne pensate? Quale delle due sorelle ha ragione?