Il figliastro butta in piscina tutti i libri di sua figlia e il padre non vuole farlo più tornare a casa
Quello del genitore è il mestiere più difficile che si possa fare. Ci sono tante incognite, tanti perché e non sempre è facile gestire le situazioni nel miglior modo possibile. Aspetto che si acuisce quando in casa non ci sono solo i propri ragazzi da gestire, ma anche quelli del compagno o della compagna. Figli non biologici con cui, spesse volte, nascono incomprensioni e dissapori complicati e duri da rimettere a posto.
Lo sa bene il protagonista di questa storia, un papà che ha dovuto affrontare una situazione alquanto scomoda con il suo figliastro. Vi raccontiamo cos'è accaduto.
via Reddit
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In un post su Reddit, l'uomo ha raccontato di un episodio spiacevole che ha coinvolto sua figlia e il figlio della sua compagna. "Mia figlia Susan ha 12 anni ed è una grande lettrice - scrive l'uomo sulla community - Quando era più piccola ha avuto qualche problema con la lettura, motivo per cui i medici mi hanno sempre consigliato di incoraggiarla molto e, dopo un po', si è appassionata talmente tanto che non riesce a farne a meno. Il mio figliastro Levi, invece, ha 16 anni e abita in casa con noi. Non abbiamo un buonissimo rapporto, ma ci rispettiamo, purtroppo, però, a volte non si comporta bene né con noi, né con le sorelle. Motivo per cui, dobbiamo ricorrere a piccole o grandi punizioni di cui io e sua madre abbiamo sempre discusso prima di metterle in pratica". Secondo il racconto, però, ci sarebbe stata un'occasione in cui il ragazzo ha davvero esagerato.
Un giorno, mentre sia lui che la moglie erano a lavoro, Levi ha chiesto la macchina fotografica a Susan e, difronte al suo no, il ragazzo ha reagito molto male. Ha preso tutti i libri da collezione della 12enne e li ha buttati in piscina. Uno smacco che ha lasciato senza parole sia la ragazza che suo padre. Quando l'uomo è venuto a conoscenza dell'episodio, ha ritenuto il comportamento di Levi deplorevole e ha preteso che ricevesse la giusta punizione.
Bex Walton/Flickr - Not the actual photo
"Susan mi ha chiamato mentre ero a lavoro e mi ha detto dell'accaduto - scrive lui - Quei libri erano molto importanti per lei e alcuni difficili da reperire. Quando sono rientrato a casa Levi non c'era, era andato da suo padre, e mia moglie stava aiutando Susan a recuperare i testi dall'acqua. Così ho preso la macchina e sono andato a casa del padre biologico di Levi - ha continuato l'autore del post - ma lui mi ha impedito di parlargli". Non solo, l'uomo gli avrebbe anche vietato di dare una punizione al figlio: poiché non era il padre naturale e non aveva il diritto di farlo. Se non fosse stato disposto ad accettare questa regola, Levi non sarebbe tornato a casa.
Indispettito dalla risposta, il protagonista della vicenda ha deciso che il figliastro non avrebbe più messo piede in casa sua se prima non si fosse scusato con Susan e avesse ricevuto la punizione adeguata. Trascorso qualche giorno, questo papà è rimasto sulle sue posizioni e non ha fatto marcia indietro. Nonostante le parole della moglie e dei suoceri, non era minimamente disposto a cedere: "Se lo facessi rientrare a casa senza dargli una punizione, si sentirebbe in diritto di fare qualunque cosa sia nei miei confronti che in quelli di Susan". Una considerazione con cui gli utenti di Reddit si sono trovati d'accordo, dando ragione a lui per la presa di posizione messa in atto.
E voi, che ne pensate? Siete d'accordo con lui oppure avrebbe potuto cedere e lasciar stare?