Ragazzo adottato alla nascita ritrova la madre biologica: lavoravano nello stesso posto

di Marta Mastrogiovanni

10 Giugno 2022

Ragazzo adottato alla nascita ritrova la madre biologica: lavoravano nello stesso posto
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Desiderare di incontrare la propria madre o padre biologico è un sogno che accomuna tutti coloro che sono stati dati in adozione appena nati. Così è stato anche per Benjamin Hulleberg, ormai ventenne, che da anni si chiedeva cosa facesse e dove fosse colei che lo aveva messo al mondo. Ben aveva un paio di foto della sua giovanissima mamma che lo teneva in braccio e del momento in cui lo aveva affidato alle cure di un'ottima famiglia, quelli che sarebbe poi diventati i suoi genitori adottivi. Oggi Ben ha una bella vita grazie a sua madre e suo padre, un lavoro e del tempo libero in cui fa volontariato, ma il desiderio di colmare quella lacuna, conoscere sua madre biologica, non lo ha mani abbandonato. Non sapeva che anche lei lo stava cercando.

via Good Morning America

Holly Shearer ha dato alla luce Ben Hulleberg quando era ancora un'adolescente. All'epoca non riuscì a prendersi cura del bambino, data la sua giovane età, e scelse per lui un futuro migliore, affidandolo ad Angela e Brian Hulleberg. Da allora sono passati 20 anni e Holly non ha mai smesso di pensare al suo primo figlio.

Quando Ben ha compiuto 18 anni, la donna lo ha cercato su Facebook e si è rallegrata del fatto che stesse bene: "Era sempre nella mia mente", ha ricordato Holly, "ancora di più in occasione delle vacanze e del suo compleanno, un vortice di emozioni. Ho pensato a lui tutto il tempo". Holly decise comunque di non scrivergli, per paura di interferire nella sua vita, ma di tenerlo comunque d'occhio per non perderlo di vista. Passarono due anni, finché Holly decise di inviargli un messaggio di auguri per il suo compleanno.

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Ben è rimasto scioccato nello scoprire l'identità della donna che gli aveva scritto su Facebook: "Quando mi ha risposto con un messaggio e ha spiegato chi era, mi ha colpito come una mattonata", ha detto Ben, "Mi sono messo a piangere. Sono state tutte emozioni molto positive, ma per me questo è un giorno che aspettavo da 20 anni della mia vita e immaginare che finalmente stava accadendo è stato assurdo. Avevo parecchio da accettare".

Ma le sorprese per entrambi non sono finite qui: Ben, che lavora come supplente di scuola media, fa anche volontariato nel reparto di terapia intensiva neonatale presso il "St. Mark's Hospital" di Salt Lake City, nello Utah...lo stesso ospedale dove Holly lavorava come assistente medica nell'Heart Center. Chissà quante volte si erano incrociati tra i corridoi o avevano parcheggiato la macchina nello stesso parcheggio...

Dopo quei messaggi, hanno organizzato un incontro tra loro due, i genitori adottivi di Ben e la nuova famiglia di Holly. "Quando l'ho vista, si è alzata in piedi e mi ha abbracciato e io ho pianto", ha ricordato Ben, "Appena l'ho guardata ho pensato, 'Sei reale, come se fossi di fronte a me.' Ed è stato surreale". Per entrambi è stata un'emozione unica e una grande gioia incontrarsi finalmente dal vivo.

Per entrambi, si è trattata di un'esperienza molto curativa, che ha colmato delle lacune di cui forse non si erano nemmeno resi conto. Ma ora si sentono finalmente in pace e "completi".

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