Questa donna ha ricevuto una promozione a lavoro, ma i colleghi maschi continuano a non rispettarla
Al giorno d'oggi la parità di genere dovrebbe essere scontata e uomini e donne avere uguali diritti e doveri, purtroppo non è così. La storia ci insegna che le lotte, le manifestazioni e le richieste in questo senso sono state tante, ma non si è ancora riusciti a cancellare dalla mente di molti l'idea che la donna valga meno rispetto all'uomo.
Ne sa qualcosa la protagonista di questa storia che, qualche tempo fa, si è ritrovata a combattere con una situazione non proprio piacevole sul luogo di lavoro a causa del comportamento di alcuni colleghi maschi. Vediamo insieme che cos'ha raccontato lei stessa sul web.
via Mumsnet
Flickr/Nenad Stojkovic - Not the actual photo
"Svolgo il mio lavoro da diversi anni. Il settore è prettamente maschile, ma confidavo che il tempo e l'abitudine giocassero a mio favore e che i miei colleghi si convincessero che uomini e donne sono allo stesso livello. Purtroppo, sono stata io a dovermi ricredere ancora una volta e a constatare esattamente il contrario" - con queste parole si apre il post di una donna, una dipendente che ha dovuto fare i conti con colleghi non proprio rispettosi.
La donna lavorava da anni in un'azienda e, finalmente, era riuscita ad ottenere una promozione. Nelle vesti di capo e coordinatore dei progetti, ha dovuto richiedere diverse volte che alcune cose venissero concluse nei tempi stabiliti per evitare ritardi ed eventuali problematiche. Peccato che i suoi "sottoposti" abbiano pensato bene di alzare la voce con lei e rivolgersi in malo modo nonostante fosse il capo.
"Sono sicura che se al mio posto ci fosse stato un uomo, non si sarebbero mai sognati di rispondere in quel modo e di alzare la voce contro il loro capo. - scrive la donna - Avrebbero annuito ed eseguito, con me no. Uno dei miei colleghi ha urlato talmente tanto che gli ho detto di non presentarsi più a lavoro. Alla fine mi sono sentita anche in colpa. Licenziare lui, significava caricare di ulteriore lavoro gli altri e questo non mi piaceva".
Un comportamento deprecabile che non si sarebbe verificato se al suo posto ci fosse stato, ad esempio, il suo ex capo con cui la nostra protagonista si è confrontata e che ha confermato i suoi sospetti. La cosa assurda e triste, se vogliamo, è pensare che nel 2022 ci siano ancora situazioni simili e una disparità che fa riflettere. "Rendiamoci conto che ancora oggi alcuni uomini sono convinti che noi donne non possiamo mai essere assertive e dire loro ciò che devono fare".
Così si conclude il suo post, lasciando tutti con una domanda: è possibile accettare un comportamento simile e lasciarsi scivolare addosso le situazioni nonostante i passi fatti? La risposta è no, ma casi del genere non sono sporadici e bisogna farci i conti.
I commenti al post sono stati numerosi e tutti concordi con le parole di questa donna. Le testimonianze di altre lavoratrici non hanno fatto che confermare quanto detto da lei e sottolineare ancora una volta la problematica.
"Sento sempre di dovermi mettere alla prova per dimostrare quanto valgo e cosa sono. Per gli uomini non è così, tutto è molto più scontato e immediato" - si legge in un commento; "Anche le donne, purtroppo, possono essere altrettanto cattive e andare contro altre donne" - scrive un'altra persona; "Non bisogna mai cedere e dimostrarsi sicuri di sé. Tu non hai sbagliato a comportarti in quel modo, anzi".
Tutte parole di incoraggiamento e sostegno che avranno sicuramente fatto bene all'autrice del post. Certo, la tristezza nel constatare situazioni simili resta, ma l'importante è non lasciar correre e rimettere le persone al loro posto, se necessario.
Voi cosa ne pensate?