Dopo il divorzio assume una tata per i figli: "non mi piaceva e stavo per licenziarla, ma poi l'ho sposata"
Non sempre i rapporti lavorativi sono rose e fiori. Può capitare che, per qualunque motivo, non si riesca ad entrare in sintonia con i colleghi o, ancora peggio, con il capo. Magari per un po' di timore nel relazionarsi con lui, instaurare un rapporto più stretto con il proprio capo non è sempre facile e immediato. Per questa e altre ragioni, si tende ad essere scostanti e a mantenere le distanze, ma nella storia che stiamo per raccontarvi non è andata esattamente così.
Krystle e Ben, i due protagonisti, avevano instaurato un rapporto lavorativo molto superficiale. Lui era il datore di lavoro e lei la dipendente, niente di più, ma col tempo qualcosa è cambiato e tutto si è trasformato in una vera e propria commedia romantica. Vediamo insieme come sono andate le cose.
via Mirror
Reduce da un divorzio e con 3 figli di cui prendersi cura, Ben era un imprenditore solo che aveva bisogno di una mano per poter portare avanti la famiglia. Perciò ha deciso di assumere una tata che si prendesse cura della casa e dei suoi figli. Così è arrivata Krystle, una ragazza di 23 anni che, nel giro di pochissimo, ha conquistato la stima e l'affetto dei figli di Ben.
La loro si, ma non quella dell'uomo che la reputava una pessima dipendente. "Ho assunto Krystle in un momento di grande necessità, ma da subito mi sono reso conto che era la peggior tata in circolazione. - ha raccontato Ben - Cucinava in modo terribile e la cura della casa era pessima. Dopo qualche tempo ho parlato con una delle mie due figlie e le ho confessato di volerla licenziare. Ma mia figlia è scoppiata in lacrime e mi ha pregato di non farlo perché Krystle era una persona stupenda e li faceva stare bene. Così ho desistito e ho lasciato che lei continuasse a lavorare per noi. Avevo anche deciso, però, che il nostro rapporto sarebbe stato sempre basato su scambi essenziali e non avrei mai cercato di entrarci in confidenza".
Peccato che non sia andata proprio così e che le iniziali intenzioni di Ben si siano poi trasformate fino al punto da innamorarsi completamente di Krystle. Anche la tata la pensava più o meno allo stesso modo e aveva sempre cercato di non dare troppa confidenza al suo datore di lavoro. Ma, come in una delle commedie romantiche migliori al mondo, col tempo tra i due è scoccata la scintilla e non potevano più fare a meno l'uno dell'altra.
"Non mi piaceva Ben. - ha raccontato Krystle - Non ci parlavo e lo evitavo, ma poi abbiamo iniziato a parlare di più e, per un Natale, ha invitato me e mio figlio a pranzo da loro. All'inizio non volevo accettare, ma poi l'ho fatto ed è stato fantastico. Mi sono ricreduta su di lui e il nostro rapporto è diventato sempre più stretto fino a quando non ci siamo innamorati e abbiamo iniziato una relazione. Per i primi tempi non abbiamo detto nulla ai nostri rispettivi figli, ma una sera, mentre eravamo in macchina tutti insieme, lui mi ha preso la mano e hanno capito tutto".
La coppia, diventata virale sul web, ha confessato di essere stata nel mirino di critiche e commenti poco carini a causa della differenza d'età e anche dell'iniziale rapporto datore/dipendente. In molti si sono scagliati soprattutto contro la ex tata additandola come un'arrivista e una guasta famiglie, anche se entrambi erano separati e liberi dal punto di vista sentimentale. Per fortuna tutte queste negatività non hanno influito sulla relazione e, nonostante i 20 anni di differenza, Ben e Krystle si sono sposati e vivono felici con i loro quattro figli.
"Più volte mi è capitato che scambiassero Krystle per mia figlia - ha confessato Ben - ma non ci faccio più caso, ormai ci sono abituato e non mi disturba. E poi stiamo bene insieme, siamo una famiglia meravigliosa. Senza contare che Krystle è un po' il mio portafortuna: da quando ci siamo innamorati anche i miei affari sono andati meglio".
A quanto pare, storie d'amore simili non si vedono solo nei film, ma anche nella vita reale. La cosa stupenda è poterle conoscere, emozionarci e sognare insieme ai protagonisti proprio come se fossimo seduti su una comoda poltrona al cinema.