Lascia la divisa da poliziotto per diventare prete: la conversione poco prima delle nozze programmate

di Marta Mastrogiovanni

21 Aprile 2022

Lascia la divisa da poliziotto per diventare prete: la conversione poco prima delle nozze programmate
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È possibile cambiare completamente la propria vita da un giorno all'altro? Se lo chiedete a don Ernesto Piraino, vi dirà sicuramente di sì. La sua storia, che ormai ha fatto il giro del mondo, è di quelle che non si sentono tutti i giorni. Il 43enne calabrese, infatti, è stato per molti anni un ispettore di polizia, ma a un certo punto della sua vita ha avvertito una chiamata diversa: quella del Signore. Proprio così, Ernesto Piraino è passato dall'essere un poliziotto all'essere un prete. Quando si inizia ad avvertire la chiamata verso la fede, tutto il resto viene lasciato indietro; ed ecco che don Ernesto ha smesso di essere un ispettore di polizia, rinunciando anche alle nozze in programma con la sua fidanzata dell'epoca.

via Sicilian fan

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Don Ernesto Piraino ha indossato la divisa da poliziotto per 17 anni prima di dismettere quegli abiti e abbracciare la fede. Tutto iniziò nel 2006, con l'adorazione eucaristica perpetua nella parrocchia della sua città. Poi, nel 2010 ha avvertito la vocazione, all'età di 31 anni. Don Ernesto ha raccontato quel momento così:

"L'anno successivo sono entrato in seminario. Mi trovavo in una cappella a Messina per un momento di preghiera serale, perché io amo pregare di sera o la notte, quando ho avvertito chiara, nel cuore, la chiamata a lasciare tutto per seguire Gesù. All'epoca avevo già iniziato, da laico, gli studi teologici, ma ero ancora un poliziotto, lo sono stato fino al 2016, poi l'anno dopo c'è stata la mia ordinazione sacerdotale. Ricordo che quel giorno, trovandomi nella cappella del seminario di Messina per un momento di preghiera dopo aver studiato coi miei colleghi di facoltà, è avvenuto il 'fattaccio'".

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La vocazione è qualcosa che si avverte in maniera profonda, viscerale, e a cui Don Ernesto non ha voltato le spalle. È vero, ha dovuto rinunciare alla sua carriera in polizia e alle nozze, che all'epoca sembravano così vicine per lui: "È vero che ero fidanzato e avevo in programma di sposarmi" ha spiegato il religioso, "ma le due cose non sono state conseguenziali, nel senso che la nostra storia si è interrotta nel 2006, e io poi mi sono immerso nel lavoro parrocchiale, ho cominciato a dedicare un po' più tempo alla realtà ecclesiale, e da lì si è avviato un percorso"

Don Ernesto ha poi chiarito che dopo quella fidanzata "storica", con cui si sarebbe dovuto sposare, ne ha avute anche altre, dato che la sua vita non ha subito grandi variazioni fino al 2010. 

Vocazione o meno, sembra che oggi Don Ernesto sia contento di aver concluso quel legame senza convolare a nozze, poiché consapevole di stare per commettere un errore che avrebbe provocato probabilmente del dolore:

"Col senno di poi, però, direi che il motivo della fine del nostro fidanzamento è che capimmo, più che altro io, che non era quella la mia strada, e che quindi era meglio ricorrere ai ripari prima di fare danni".

Capire la propria strada non è mai semplice, perché per capirsi davvero bisogna buttarsi nelle esperienze, fallire e poi riprovare ancora. Tutti, prima o poi, trovano il loro posto nel mondo, e sembra che Don Ernesto abbia trovato il suo.

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