Costruisce un finto autovelox per far rallentare gli automobilisti che sfrecciano davanti casa sua
Abitare in un luogo eccessivamente trafficato non è la prima scelta di nessuno, ma non è raro che nel comprare o affittare una casa non ci si renda subito conto di quanto il traffico potrà incidere sulla qualità della propria vita. Se la nostra casa si affaccia su una strada notoriamente trafficata poiché, magari, si trova nel bel mezzo della città, sarà difficile isolare completamente i rumori delle macchine che sfrecciano a tutta velocità e che suonano il clacson. Insomma, bisogna valutare bene caso per caso e prendere in considerazione anche questo aspetto; oppure, potete fare come Peter Van der Gucht, un 57enne do Stekene, nelle Fiandre, che ha costruito un finto autovelox davanti casa sua, per spingere le macchine a rallentare!
via HLN
In un piccolo villaggio delle Fiandre, il 57enne Peter Van der Gucht ha deciso che ne aveva avuto abbastanza di tutte quelle macchine che ogni giorno attraversavano la strada di fronte casa sua a gran velocità. Per risolvere la questione a modo suo, l'uomo ha costruito un finto autovelox, con l'intento di spaventare gli automobilisti che sicuramente avrebbero rallentato temendo una multa.
Essendo Peter un carrozziere professionista, non ha avuto grosse difficoltà nel progettare e realizzare un autovelox che fosse il più realistico possibile. Il risultato finale, infatti, è stato talmente soddisfacente che gli attesi risultati non sono tardati ad arrivare: gli automobilisti che precedentemente non rispettavano quasi mai il limite di 50 Km/h, hanno finalmente iniziato a rallentare.
Peter ha trovato la sua soluzione in maniera del tutto artigianale, ciononostante è rimasto nella legalità: "La polizia è venuta a chiedermi spiegazioni due volte" ha raccontato Peter, "e gli agenti hanno ammesso che non stavo facendo nulla di illegale, fin quando la finta telecamera si trova su suolo privato e non sul terreno pubblico della strada". Nessun problema, dunque, dal punto di vista legale per Peter.
State prendendo spunto anche voi da questa storia?