Accetta il lavoro ma poi non si presenta: la sua "vendetta" per essere stato trattato male al colloquio

di Marta Mastrogiovanni

26 Febbraio 2022

Accetta il lavoro ma poi non si presenta: la sua "vendetta" per essere stato trattato male al colloquio
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Trovare un lavoro stabile e ben remunerato non è affatto semplice; tutto il processo di ricerca, invio del curriculum e dei colloqui può essere decisamente stressante per il candidato e anche molto dispendioso per l'azienda, ma d'altronde si tratta di passaggi indispensabili. Un datore di lavoro desidera includere nell'organico risorse valide ed è normale che impieghi attenzione ed energie nella ricerca. Il racconto di questo dipendente, però, non lusinga affatto il datore di lavoro con il quale ha avuto a che fare durante un colloquio per cercare di farsi assumere. Una serie di campanelli d'allarme hanno smontato le speranze del giovane lavoratore ancor prima di parlare con il datore di lavoro, finché quest'ultimo si è rivelato per quello che era realmente. Il candidato, a quel punto, ha pensato bene di "vendicarsi" del trattamento subito.

via Reddit

Flickr / monsieuricon / Not the actual photo

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Sull'annuncio c'era scritto che la paga era di 25$ l'ora, il che significava almeno tre volte tanto il salario minimo per quella posizione da elettricista: un'occasione ghiotta che ha spinto il giovane candidato a guidare per un'ora intera per raggiungere la sede di lavoro e di colloquio. Una volta giunto a destinazione, il candidato è rimasto ad attendere per 5 minuti e poi ha chiesto alla segretaria quando sarebbe iniziato il colloquio: "Oh devi aspettare il capo in questo ufficio. Preparati perché di solito tarda sempre".  Il giovane sapeva che quelli erano i primi campanelli d'allarme, ma la sua "avidità" al solo pensiero di quell'offerta allettante lo ha spinto a rimanere fino alla fine.

Dopo un'ora di attesa, nessuno di era ancora fatto vedere. Il giovane iniziava a stancarsi e ad essere arrabbiato: "Quando pensa che ci sarà il colloquio?" ha chiesto alla segretaria. Per tutta risposta la donna lo ha avvisato che il capo stava arrivando: "Mi ha appena scritto che tra 10 minuti è qui".

Il datore di lavoro si è in realtà presentato un'ora dopo la comunicazione della segretaria, accumulando ben 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Il bello è che una volta entrato in ufficio ha detto al candidato: "Mi piace far aspettare i dipendenti, così so di avere di fronte delle persone pazienti!".

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Pexels / Not the actual photo

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Nonostante tutto, il candidato ha raccontato di aver mantenuto la calma durante tutto il colloquio e di aver fatto una buona impressione sul manager. Quest'ultimo lo ha voluto assumere su due piedi, comunicandogli però un piccolo dettaglio: la paga sarebbe stata di 90$ al giorno. Ma come? Sull'annuncio era chiaramente scritto 25$ l'ora! Il manager si è giustificato dicendo che mentendo nell'annuncio riusciva ad attirare l'attenzione dei candidati più bravi e formati. Dopodiché, il datore di lavoro ha iniziato a lamentarsi di quanto al giorno d'oggi non si trovi più nessuno con la "voglia di lavorare". Il tutto si è concluso con il capo che gli chiedeva di iniziare a lavorare già da lunedì. Ovviamente, il ragazzo aveva già deciso di non presentarsi visto il pessimo trattamento ricevuto, ma l'idea geniale su come affrontare la questione il lunedì successivo è arrivata in un commento di un utente:

"Lunedì tieni il telefono a portata di mano e scrivigli ogni ora che stai per arrivare. Fallo aspettare come lui ha fatto aspettare te. Poi, quando realizzerà che non ti presenterai, digli 'Mi piace far aspettare i miei datori di lavoro per vedere se sono pazienti'".

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