Ragazzino autistico escluso dalle foto di classe si "vendica" diventando un modello

di Marta Mastrogiovanni

12 Febbraio 2022

Ragazzino autistico escluso dalle foto di classe si "vendica" diventando un modello
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La disabilità non dovrebbe spaventare e, al tempo stesso, non dovrebbe impedire a chi ne è colpito di realizzare i propri sogni. Il mondo dovrebbe, forse, imparare ad essere più tollerante e rispettoso, ma soprattutto dovrebbe aggiornarsi e non lasciare soli coloro che sembrano non sapere come affrontare certe questioni. Gary Aldridge, un uomo di 50 anni, non sapeva cosa fare con suo figlio Alfie, un bambino autistico che manifestava aggressività e non riusciva a svolgere lavori di gruppo. La scuola non lo supportava e, anzi, il piccolo era stato escluso dalle foto di classe. Grazie ad un aiuto esterno, Alfie ha cambiato scuola e la sua personalità ne ha risentito in meglio. Oggi ha 11 anni e non solo riesce a stare con gli altri bambini nella foto di classe, ma è diventato un piccolo modello "professionista", che non ha alcun problema a stare dall'altro lato dell'obiettivo.

via Independent

Nella sua prima scuola elementare, Alfie non poteva prendere parte a spettacoli teatrali o farsi fotografare a causa della mala gestione da parte dell'istituto della sua disabilità. La scuola aveva ammesso di non essere in grado di gestirlo correttamente. Alfie ha dunque trascorso i primi due anni di scuola in un ambiente poco amichevole, con grande dispiacere dei suoi genitori. All'età di 6 anni, però, il padre, Gary, ha deciso di trasferirlo sotto consiglio di uno specialista alla Larwood School di Stevenage, nell'Hertfordshire. Per fortuna, il cambiamento è stato provvidenziale nell'educazione scolastica di Alfie.

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Oltre al grande cambiamento che ha permesso ad Alfie di stare più a suo agio con gli altri e di partecipare alle recite, ad esmepio, c'è stato un altro evento importante che ha segnato, almeno per ora, il suo destino: un amico di famiglia, nonché attore, John Christian, ha visto del potenziale nel ragazzino e ha proposto ai genitori di portarlo ad un'agenzia specializzata che si occupa di modelli con disabilità. Da quel momento, Alfie ha scoperto non solo di sentirsi a suo agio davanti alla fotocamera, ma di avere una vera passione per la carriera di modello.

Non male per un ragazzino che era stato escluso dalle foto di classe per la sua aggressività, vero?

"Essere sul set lo rilassa davvero: è come se fosse nato per farlo", ha commentato entusiasta il padre, che poi ha aggiunto: "Ecco perché quando abbiamo scoperto la sua vera passione e ho capito che era molto più rilassato, è stato un tale sollievo, mi è sembrato come di togliermi un peso dalle mie spalle". Il messaggio più importante, però, è forse questo: "Voglio solo che le persone sappiano che le disabilità non possono fermare i sogni".

"Fare il modello e la recitazione lo hanno fatto crescere così tanto, anche perché anche quando gli viene rifiutato un lavoro, sta imparando ad affrontarlo e non si arrabbia come avrebbe fatto in passato. È un ragazzo diverso, è passato dall'essere sempre arrabbiato a essere molto più sicuro di sé" ha concluso il papà orgoglioso.

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