Partorisce una bimba prematura ma è costretta a tornare al lavoro dopo 12 giorni di maternità: lo sfogo disperato
Qualunque mamma ha l'esigenza di rimanere per un certo periodo a casa con il proprio bambino subito dopo aver partorito. Se questo vale per tutte, noi ci riferiamo in particolare alle mamme lavoratrici che avranno ottenuto un certo numero di settimane di maternità. Questo numero di giorni di maternità può variare da Paese a Paese. Gli Stati Uniti, per esempio, non hanno ancora in atto un programma nazionale di congedo parentale retribuito e solo il 21% dei lavoratori statunitensi è in grado di ottenerne uno retribuito attraverso i propri datori di lavoro. La normalità prevede che una dipendente possa andare in maternità per 12 settimane non retribuite. Ma, oltre al fatto che questi giorni non sono pagati, cosa succede a quelle mamme che non sono assolutamente pronte a tornare a lavorare dopo un così breve periodo?
Rebecca Shumard, giovane mamma di una bimba prematura, ha dovuto affrontare la questione.
Rebecca Shumard è una giovane mamma di 26 anni che, purtroppo, non era pronta all'idea di tornare a lavorare dopo aver dato alla luce una bimba prematura. Rebecca, infatti, ha partorito molto in anticipo, a 27 settimane, ed è stata obbligata a tornare a lavorare dopo soli 12 giorni dal parto - quindi ben prima di 12 settimane!
Per Rebecca sarebbe stato ancora più importante avere un periodo di tempo in più per assestarsi e rimanere vicina alla sua piccola Eden che, come potete immaginare, è dovuta restare in terapia intensiva prenatale.
Rebecca ha condiviso su TikTok un video in cui sta cercando di ritrovare la sua quotidianità al lavoro ma non ci riesce: la neo-mamma è in lacrime, si sente in colpa ed è sconvolta per non avere avuto abbastanza tempo per poter stare accanto a sua figlia Eden. Se persino 12 settimane sono troppo poche come periodo di maternità, 12 giorni sono davvero nulla in confronto. Rebecca non sembra nelle condizioni di poter lavorare serenamente, ma alla fine del video conclude che "questa è l'America", in tono accusatorio verso un sistema che promette ma che poi alla fine non funziona.
"Questo paese non fa nulla per i bambini", ha scritto qualcuno, "danno la priorità al lavoro e basta". La giovane mamma ha ricevuto tantissimi messaggi solidali e d'aiuto, motivo per cui sta facendo del suo meglio per riprendersi e vivere la sua vita di mamma come meglio può. Ora spera che il video arrivi anche ai piani alti e spera che un giorno la questione relativa al congedo di maternità nel suo Paese possa essere risolta.