Il Portogallo approva una legge che vieta ai capi di contattare i dipendenti fuori dall'orario di lavoro
Con l'arrivo della pandemia, molto è cambiato nella vita di tutti i giorni, per milioni e milioni di persone; negli ultimi mesi, per paura del contagio, abbiamo tutti trascorso più tempo dentro casa, e la stessa cosa si può dire per alcune professioni lavorative. Chi prima si svegliava particolarmente presto per recarsi in ufficio e lavorare davanti ad un computer, adesso è "costretto" per forza di cose a farlo direttamente da casa propria. Un vantaggio che permette maggiore flessibilità di orari lavorativi, uno svantaggio per quanto riguarda la gestione della vita privata...
via Daily Mail UK
Lavorare da casa, o come si dice adesso, in "smart-working" può difatti avere degli effetti negativi a lungo termine sulla gestione dei nostri spazi di libertà e del tempo libero che vogliamo sfruttare dopo aver staccato; se prima si tornava a casa proprio perché la giornata lavorativa era finalmente terminata, adesso è la casa stessa ad essere teatro del nostro impiego davanti al computer. Per tale motivo, non sono infrequenti casi in cui taluni capi possano "disturbare" il dipendente con lavorazioni in più anche in orari extra e fuori dal proprio contratto. Tutto questo può diventare un vero e proprio disagio per il lavoratore da casa, costretto a non scontentare il capo e fare ore in più di lavoro perché "tanto si è tutti a casa propria". Ma il Portogallo non ci sta più.
Un disegno di legge che la nazione europea ha approvato vieta sostanzialmente sms, chiamate, messaggi al dipendente fuori dagli orari di lavoro prestabilito e nei fine settimana; lo ha annunciato il Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale Ana Mendes Godinho, che ha affermato: "Il telelavoro può essere un grandissimo punto di svolta solo se ne traiamo vantaggi tutti e riduciamo gli svantaggi per tutti quanti."
Con questa legge molto drastica, i titolati di aziende con più di dieci dipendenti e che lavorano da remoto non potranno contattare questi ultimi in orari non stipulati da contratto regolare; addio quindi a email, messaggi di testo e sms fuori dall'orario di lavoro, pena delle sanzioni molto salate. Ma dal Portogallo non finisce affatto qui.
La legge del paese europeo afferma anche che le ditte con dipendenti che lavorano da remoto, dovranno anche contribuire alle spese sostenute dagli stessi a casa, come ad esempio bollette dell'elettricità, internet e telefono, tutte spese che le aziende non devono più affrontare sostanzialmente se i loro dipendenti non sono più in ufficio. Inoltre, per quanto riguarda i genitori che adesso lavorano da casa, da adesso in poi avranno il diritto di lavorare da remoto fino a quando i figli non avranno compiuto otto anni, senza dover concordare la cosa in anticipo con i capi.
Una legge giusta in tempi di pandemia? Cosa ne pensate?
