Detenuti passano le ore a cucire delle trapunte che andranno in regalo ai bambini che ancora non sono stati adottati

di Marta Mastrogiovanni

29 Ottobre 2021

Detenuti passano le ore a cucire delle trapunte che andranno in regalo ai bambini che ancora non sono stati adottati
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Nella vita si possono commettere diversi errori, nonostante ci si sforzi di seguire una buona condotta, - d'altronde, errare è umano! C'è chi, purtroppo, non si rende conto delle conseguenze delle proprie azioni, - oppure pensa di non avere altra scelta - e intraprende la strada della criminalità. Una strada che, chiaramente, porta direttamente in prigione. Le prigioni dovrebbero essere luoghi riabilitativi oltre che punitivi e, per fortuna, ne esistono alcune che puntano proprio al recupero comportamentale dei detenuti. In una prigione del Missouri (USA), ad esempio, un gruppo di detenuti sta promuovendo una bella iniziativa che li fa sentire utile alla società. Si tratta di un gruppo di cucito, - sì, avete capito bene! - con cui i detenuti si impegnano le ore, per realizzare principalmente dei regali di compleanno da destinare a tutti quei bambini che ancora non riescono a trovare una "vera" famiglia.

via Facebook / Violette Ruffley

La lodevole iniziativa è stata portata avanti da Joe Satterfield e prevede ben due opzioni per i detenuti: ricamare e realizzare trapunte da mettere all'asta presso enti di beneficienza oppure da regalare ai bambini adottivi che ancora risultano in affidamento presso alcune famiglie. E così, anche chi, come il sessantaseienne Fred Brown, non ha mai preso in mano un ago da cucito in vita sua, si è improvvisamente ritrovato ad imparare un'attività tanto affascinante quanto difficile. Fred stesso ha realizzato quanto siano "intelligenti e matematiche" le menti di tutte quelle donne che ogni giorno cuciono qualcosa: "Ho capito abbastanza presto che le donne che hanno cucito per tutta la vita sono geni matematici. Ci vuole molta matematica per calcolare i margini di cucitura. E gli angoli. E i cerchi. C'è molto da fare".

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Tutte le trapunte sono realizzate con tessuti donati dalle persone comuni e negli ultimi 10 anni ne sono state create almeno 2000. Per i detenuti, queste attività sono molto importanti; lo stesso Fred ha affermato di essersi messo d'impegno al 100% in questa iniziativa, quando ha scoperto che il suo lavoro sarebbe andato ad un bambino bisognoso. Probabilmente, molti detenuti trovano una connessione speciale con questi bambini perché loro stessi sono stati dati in affidamento quando erano piccoli e sanno bene quali sentimenti si provano.

"Riescono a relazionarsi perché ci sono passati. Dà loro conforto e soddisfazione sapere che una trapunta che hanno realizzato andrà a un bambino che potrebbe non ricevere un altro regalo di compleanno", ha detto Joe.

Pexels / Not the actual photo

Pexels / Not the actual photo

Oltretutto, il lavoro manuale e la destinazione prevista per le suddette creazioni creano una connession tra i detenuti e il mondo esterno. "Vedi i nomi di questi ragazzi in affidamento; vedi un bambino di 1 o 2 anni e ti si spezza il cuore", ha detto il detenuto e volontario nel gruppo delle trapunte Rod Harney, "ma questo ci fa sapere che siamo ancora umani. Non riesco ad esprimere abbastanza bene come ci si sente nel fare queste trapunte".

Che dire, un'ottima iniziativa per tutti!

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