Bambino si rifiuta di andare a scuola se non veste abiti firmati: la mamma spende più di £2000 per il suo guardaroba
“Solo abiti firmati, grazie!” questa l’esigenza di un bambino inglese di 10 anni che si rifiuta di seguire le lezioni se non può parteciparvi vestito in abiti di alta moda. Un comportamento che ha portato la madre a spendere somme molto rilevanti - oltre 2000 sterline - solo per fare in modo che il figlio partecipi alla vita di classe.
Certo, sono lontani i tempi in cui alle elementari si andava in pantaloni corti e grembiule nero. Quelle divise sembravano così tristi! Eppure, oggi, i bambini - condizionati dalla pubblicità - hanno cominciato a interpretare bene il costoso ruolo delle vittime da shopping compulsivo.
via Metro
Instagram / russellboysofficial
Doris Russel è una giovane madre inglese di Winborne, dove suo figlio Charlie frequenta l’ultima classe delle elementari. Ma non è il costo dei libri il problema che assilla questa mamma. Piuttosto è il comportamento del bambino che si rifiuta di partecipare alla vita di classe se non veste abiti firmati. Charlie non esce di casa se non veste Tommy Hilfiger o Calvin Klein, i suoi pantaloni possono solo essere Adidas, le sue magliette Nike. Senza considerare le scarpe da tennis che devono essere in linea con il resto dell’abbigliamento.
Neppure mutande e calzini possono essere economici, ma devono rispettare i duri canoni dei marchi di lusso.
“Se si considera anche lo zaino” ha raccontato disperata la madre “Ogni volta che mio figlio esce, indossa indumenti per il costo di oltre 700 euro. Senza contare il cellulare e le giacche invernali. Sono fortunata che all'altro mio figlio piaccia Primark e non gli importa cosa indossa. È un enorme sollievo".
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Di sicuro, Charlie non ha sviluppato da solo questa costosa mania. La sua partecipazione a numerosi concorsi di bellezza, lo ha spronato a sopravvalutare il suo aspetto esteriore e a diventare un esperto di marchi di vestiario. Certo, però, la madre non si sarebbe mai immaginata che il risultato di questo condizionamento fosse così forte. Il bambino, adesso, si sente inadeguato quando non indossa i capi più costosi.
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In rete, gli internauti si sono divisi in due gruppi. Quello più nutrito è composto da genitori che lamentano questa situazione impossibile. A loro avviso, il bambino dovrebbe essere rimproverato e riportato con i piedi per terra: alla sua età dovrebbe essere educato alla parsimonia, al risparmio e al rispetto per il lavoro.
Ma c’è anche un secondo gruppo di persone che ritiene che questa sia la nuova realtà dell’infanzia oggi e che occorre sapersi adeguare alle esigenze della nuova generazione. Un dibattito sul filo dell’assurdo...Voi da che parte state? Scrivetecelo nei commenti!