Salvò 669 bambini ebrei dalla deportazione nazista con dei viaggi in treno: i sopravvissuti ancora lo ringraziano

di Marta Mastrogiovanni

04 Luglio 2021

Salvò 669 bambini ebrei dalla deportazione nazista con dei viaggi in treno: i sopravvissuti ancora lo ringraziano
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Gli anni tra il 1933 e il 1945, quelli in cui si consumò la Seconda Guerra Mondiale e la tragedia dell'Olocausto, sono stati tra i più bui della storia contemporanea. Nei libri di storia possiamo apprendere per filo e per segno le dinamiche di tutte le vicende dell'epoca, battaglie incluse, ma sappiamo molto meno sulla storia dei singoli protagonisti che, nel loro piccolo, hanno fatto la storia salvando centinaia di vite umane. Uno di loro si chiamava Nicholas Winton, un uomo che con il suo coraggio riuscì a salvare 669 bambini ebrei nella Cecoslovacchia occupata dai nazisti, facendoli rifugiare in Inghilterra, suo Paese d'origine. Nicholas Winton non parlò nemmeno con la moglie Grete di quanto aveva fatto in quegli anni, tanto che la donna scoprì solo nel 1988, quasi casualmente, la storia di quei salvataggi, rovistando tra vecchi bauli della soffitta: per Nicholas era normale, non c'era nulla di eroico, anzi - lui avrebbe voluto salvarne molti di più!

via Youtube / Trần Thị Thanh Huyền

Czech Television

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Nicholas Winton nacque a Londra nel 1909 ad Hampstead, da genitori ebrei tedeschi emigrati in Inghilterra soltanto due anni prima della sua nascita. Negli anni immediatamente precedenti allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Nicholas riuscì a girovagare per l'Europa tra Parigi e Praga, dove fu invitato da un amico nel dicembre del 1938 per collaborare con il comitato britannico per i rifugiati in Cecoslovacchia. È in questa occasione che Nicholas e altri volontari pianificarono la fuga di centinaia di bambini, salvandoli da morte certa. Dobbiamo ricordare che tutto ciò fu possibile poiché, dopo "la Notte dei Cristalli" avvenuta il 1 novembre del 1938, il Parlamento inglese aveva approvato una legge sull'accoglienza di rifugiati al di sotto dei diciassette anni. Ciò nonostante, far arrivare i treni dei bambini in Inghilterra non è uno scherzo: l'Olanda ha chiuso i suoi confini proprio dopo quel 1 novembre '38, impedendo così ai piccoli rifugiati di imbarcarsi per Londra. Nicholas, però, riesce a far partire due treni grazie a dei lasciapassare del governo inglese, salvando la vita a 669 bambini. Il terzo treno sarebbe dovuto partire il 1° settembre del 1939, ma ormai era troppo tardi: Hitler invade la Polonia e con l'esplosione del conflitto mondiale, tutte le frontiere vennero chiuse.

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Youtube / Trần Thị Thanh Huyền

Youtube / Trần Thị Thanh Huyền

Nicholas non parlò mai di quei bambini che, grazie a lui, si salvarono ed ebbero la possibilità di ricominciare una nuova vita in Inghilterra, ma nel 1988 sua moglie Grete rinvenne alcune foto e alcuni documenti rimasti nascosti in soffitta, tra la polvere. Scoprì che il marito aveva salvato delle vite durante la Guerra e decise di far conoscere la sua storia al mondo. Così, la donna scrisse alla BBC, senza farsi scoprire dal marito, e qualche tempo dopo invitò Nicholas a partecipare tra il pubblico di un programma televisivo. Lui non sa che durante quella puntata i riflettori saranno puntati su di lui e sulle due signore che gli sono sedute accanto: due delle bambine che egli stesso salvò grazie a quei treni della speranza. La sorpresa più grande, però, gli fu fatta qualche mese dopo, sempre nel corso dello stesso programma televisivo della BBC. In questa seconda occasione, il presentatore del talk show chiede apertamente: "Chi altro in questa sala deve la propria vita al signor Winton? Per favore, si alzi in piedi". Tutte le persone sedute accanto a Nicholas si alzarono e rivelarono di essere quei bambini salvati da Nicholas. Inutile dire che si trattò di un momento estremamente commovente.

Il momento in cui Nicholas scopre di essere seduto accanto a una delle "bambine" superstiti

Il momento in cui Nicholas scopre di essere seduto accanto a una delle "bambine" superstiti

Youtube / Trần Thị Thanh Huyền

Nicholas tenne per sé questo segreto per 40 anni, un po' perché credeva di aver fatto solo il suo dovere e un po', forse, perché aveva il rimorso di non aver fatto abbastanza: avrebbe voluto salvarne di più. Nicholas ricevette molti titoli e riconoscimenti meritati per il suo impegno umanitario: la Regina Elisabetta lo nominò baronetto nel 2003; nel 2010 viene riconosciuto "eroe britannico dell'Olocausto" dal governo britannico; nel 2008 il governo ceco lo propone come candidato per il Nobel per la pace, vinto però da Obama; nel 2009, per il suo centesimo compleanno, viene organizzato un treno speciale da Praga a Londra, a cui partecipano molti dei bambini salvati, ormai con figli e nipoti; nel 2014, infine, il governo ceco decide di insignirlo del titolo di Leone Bianco, la più alta onorificenza nazionale.

Nicholas ha sempre sostenuto di non essere un eroe, perché "non è mai stato veramente in pericolo", ma resta il fatto che molti di quei sopravvissuti oggi continuano a ringraziarlo: senza di lui non avrebbero mai conosciuto la vita da adulti.

Wikimedia

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Nicholas muore il 1° luglio del 2015, all'età di 106 anni, ma il suo ricordo e il suo impegno verranno ricordati per sempre.

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