All'età di 61 anni partorisce la nipotina facendo da madre surrogata per suo figlio gay
La famiglia è una delle cose più importanti che possano esistere nella vita di un essere umano. Noi nasciamo come frutti dell'amore tra una madre ed un padre, cresciamo con loro, sono i nostri genitori che nei primi anni di vita si prendono cura di noi, ci danno da mangiare, non ci fanno mancare nulla, ci educano ad essere dei bambini rispettosi e da prendere come esempio. Mamma e papà, in poche parole, farebbero di tutto per vederci star bene, e noi di rimando faremmo di tutto pur di aiutare la nostra famiglia...
via Insider
Questa è la storia di una famiglia molto particolare, che di certo ha fatto molto parlare di sé, nel bene e nel male. Matt Durst è un ragazzo che ha sempre desiderato diventare papà assieme al suo compagno Elliot; ovviamente, per una coppia di uomini le scelte sono limitate: o avrebbero dovuto aprire delle pratiche per un'eventuale adozione, oppure avrebbero dovuto intraprendere il cammino della genitorialità surrogata.
Matt non avrebbe però potuto immaginare che proprio sua madre, Cecile Eledge, all'età di 61 anni si sarebbe offerta di portare in grembo il frutto dell'amore tra Matt e Elliot, nato dall'unione tra l'ovulo della sorella di Elliot e il seme di Matt; la donna avrebbe soltanto portato il nipotino nel suo grembo per nove mesi...
Così, Cecile è diventata nel 2019 una delle mamme più anziane degli Stati Uniti a dare alla luce un bambino, e che bambino straordinario: era una femminuccia e si chiamava Uma, il frutto dell'amore tra questi due uomini che hanno cercato di mettere da parte tutti i pregiudizi sulla maternità surrogata e sulla genitorialità gay per portare al mondo una figlia naturale.
Ma non tutto è stato rose e fiori; Matt ha raccontato: "Non volevo essere visto come una persona davvero sconsiderata e negligente con l'unica mamma che ci era rimasta, visto che la madre di Elliot è venuta a mancare prima della nascita di nostra figlia. Non sapevo che una donna in una fase di post menopausa potesse ancora portare in grembo un bambino. Una storia incredibile, non trovate?"
L'esperienza di Matt e Elliot ha spazzato via anche alcuni stereotipi legati alle coppie gay, che sembra che la società contemporanea accetti solamente se decidono di adottare un bambino e non che lo concepiscano in altre maniere; inoltre, Matt e il suo compagno erano veramente preoccupati che alla figlia Uma sarebbe mancata la figura materna e che loro due, come padri, non sarebbero riusciti a a far fuoriuscire questo istinto.
Elliot ha raccontato: "Avevo una paura profondissima di non avere questa magia materna interna che è così importante per amare e nutrire un piccolo esserino già così senziente. Poi lei è venuta al mondo e l'ho tenuta in braccio per la prima volta, e l'ho sentita piangere per la prima volta ed è stata un'esperienza veramente cosmica. Sapevo che ce l'avremmo fatta!"
Ora Matt, Elliot ed Uma formano una famiglia perfetta, in barba ai tantissimi pregiudizi che hanno dovuto affrontare durante questo delicatissimo percorso. E tutto grazie non soltanto alla disponibilità della sorella di Elliot, ma soprattutto a Cecile, che all'età di 61 anni si è offerta con tutto il suo cuore di portare in grembo il frutto dell'amore di suo figlio e del compagno di vita.