Negli Stati Uniti esiste una marmotta che riesce a "prevedere" quando arriverà la primavera

di Simone Fabriziani

01 Giugno 2021

Negli Stati Uniti esiste una marmotta che riesce a "prevedere" quando arriverà la primavera
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Per quanto la scienza abbia soppiantato da secoli le credenze e le leggende popolari, queste ultime continuano ad avere un fascino straordinario nella mente delle persone. Certo, la spiegazione logica, razionale e scientifica delle cose è sempre quella più giusta, ma non possiamo negare il fatto che alcune delle tradizioni popolari e delle credenze che affondano le loro radici nella storia antica abbiano un fascino ed un'attrattiva unici nel loro genere. A volte, credere alle favole è più conveniente che dare una spiegazione logica a quello che accade e che ci sembra essere irragionevole...

via Live Science

Aaron Silvers/Wikimedia

Aaron Silvers/Wikimedia

La tradizione americana di cui vogliamo raccontarvi oggi fa proprio parte di queste credenze popolari che, con il tempo e con il successo riscosso, sono entrare sempre di più nelle celebrazioni annuali dei cittadini fino a diventare degli appuntamenti fissi; poco importa che la spiegazione scientifica dica altro, è bello per un giorno all'anno poter credere anche alle leggende. Sapevate che in una cittadina della Pennsylvania ogni 2 febbraio dal 1887 si celebra il cosiddetto "Giorno della Marmotta"?

Ebbene sì, questo evento festoso ha proprio come protagonista la simpatica marmotta, roditore tipicamente endemico degli Stati Uniti, che secondo la tradizione secolare riesce a "prevedere" quanto sarà lungo l'inverno di ogni anno e quando arriverà la primavera. Questa credenza ha però delle origini europee; infatti, i padri fondatori della Pennsylvania erano olandesi e tedeschi di lingua germanica che credevano che il 2 febbraio (Giorno della Candelora per i paesi di religione cristiana) fosse considerato come il cosiddetto "Giorno del Tasso".

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Marumari/Wikimedia

Marumari/Wikimedia

Secondo la tradizione germanica, se il 2 febbraio il tasso usciva dalla sua tana e riusciva a vedere la sua ombra, ovvero se quel giorno c'era abbastanza sole da proiettare ombre sul suolo, significava che l'inverno sarebbe durato per altre quattro settimane; in caso di giornata nuvolosa, la primavera sarebbe arrivata in anticipo. Sembra quindi che con la colonizzazione degli Stati Uniti la tradizione del "Giorno del Tasso" si sia consolidata anche in territorio americano, trasformandosi in "Giorno della Marmotta".

Secondo la documentazione ufficiale, la prima celebrazione ufficiale è avvenuta nel 1887 nella cittadina di Punxsutawney in Pennsylvania, e da lì fino ad oggi il Giorno della Marmotta è un evento curioso ed imperdibile per ogni cittadino nei dintorni e di tutto il Nord America. Proprio in questa cittadina divenuta patria del "Groundhog Day" il 2 febbraio di ogni anno si radunano fino a 40.000 persone e semplici curiosi per assistere all'uscita dalla sua tana della marmotta Phil (chiamata affettuosamente così dal 1961, forse in onore del Principe Filippo, Duca di Edimburgo) e scoprire la sua "previsione".

Anthony Quintano/Wikimedia

Anthony Quintano/Wikimedia

Secondo la credenza popolare arrivata fino ad oggi, se la marmotta Phil (non è lo stesso animale ogni anno) "riesce a vedere la propria ombra", significa che l'inverno durerà per altre sei settimane; in caso contrario, se la giornata non è soleggiata e Phil non riesce a vedere la sua ombra proiettata al suolo dai raggi del Sole, l'inverno finirà presto e la primavera arriverà in anticipo. Non c'è ovviamente un fondamento scientifico ben preciso dietro a questa curiosa e divertente tradizione, ma sta di fatto che nel Nord America una giornata fredda di Sole è spesso associata a temperature generalmente più rigide della media della stagione.

Insomma, sembra proprio che per sognare il tepore della primavera bisogni ogni attendere la risposta di una marmotta di nome Phil!

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