Questo ragazzo è rimasto intrappolato per cinque giorni con il braccio destro bloccato da un masso
L'istinto di sopravvivenza può essere più forte di qualsiasi altra cosa. In momenti di grandissima emergenza o in situazioni in cui temiamo per la nostra vita, noi esseri umani siamo capaci di tirare fuori una forza interiore che prima pensavamo di non avere e compiere gesti straordinari che moltissimi chiamerebbero sovrumani o addirittura disperati. Forse è proprio dalla disperazione e dalla volontà di vivere a tutti i costi che l'uomo è nato per stare su questo Pianeta straordinario ma anche insidioso...
via The Guardian
Aron Ralston, Michael Alvarez/Wikimedia
Oggi vogliamo raccontarvi un'incredibile storia di sopravvivenza che ha avuto un insperato lieto fine, talmente assurda che sembra partorita dalla mente di uno scrittore geniale e sadico oppure da un regista molto talentuoso e realistico; eppure, l'incidente di cui è stato protagonista e vittima inconsapevole Aron Ralston è accaduta veramente. Ralston è un giovane alpinista statunitense che è balzato sotto la luce dei riflettori dopo aver vissuto momenti di grande terrore e aver temuto per la propria vita dopo un incidente nel 2003.
Aron stava facendo alpinismo nel Blue John Canyon nello stato americano dello Utah; quel giorno del lontano 26 aprile 2003 aveva soltanto 27 anni ed aveva deciso di fare un trekking solitario ed avventuroso.
Purtroppo durante l'esplorazione del Blue John Canyon, il giovane intraprendente di 27 anni ha smosso accidentalmente un masso enorme che poi è caduto sopra di lui e gli ha bloccato improvvisamente il braccio destro. Una sofferenza immane che è durata per ben cinque giorni, giorni che sono trascorsi con pochissime scorte di cibo (nel suo zaino aveva soltanto il necessario per quella giornata assolata di esplorazione, così come una borraccia di acqua), un cellulare che non prendeva e la solitudine più totale: in tutto quel tempo in cui Aron Ralston è rimasto intrappolato, non si era fatta vedere anima viva che lo avesse visto e soccorso...
Dopo cinque giorni di sopravvivenza precaria, Aron decise che doveva fare qualunque cosa per liberarsi dal quel masso enorme e fuggire per chiedere aiuto e soccorsi...
Quello che ha fatto Aron per evitare il peggio è stato tirare fuori tutto il coraggio che pensava di non avere in corpo e, ormai stremato e totalmente disidratato, ha preso il suo coltellino svizzero da campeggio ed ha amputato il suo braccio destro onde evitare che si imputridisse e finisse in stato di cancrena. Nonostante il dolore atroce e la sofferenza fisica, liberarsi della parte del braccio che era incastrata tra il masso e la parete rocciosa lo salvò da un destino decisamente peggiore.
Dopo quella delicata "operazione", Aron Ralston percorse circa 12 chilometri prima di incontrare un gruppi di turisti che lo intercettarono e chiamarono immediatamente i soccorsi: il ragazzo di 27 anni era finalmente salvo!
127 Hours/Searchlight Pictures
La sua incredibile storia di sopravvivenza fece immediatamente il giro delle maggiori testate americane, il ragazzo partecipò anche a numerosi talk show e programmi televisivi dove raccontò la sua esperienza oltre ogni immaginazione, un'esperienza estrema che ha ispirato un libro best-seller dal titolo "Between a Rock and a Hard Place", firmato dallo stesso Ralston, e un film dal titolo 127 Ore con l'attore James Franco.
Una storia vera che supera i limiti dell'immaginazione che merita ancora una volta di essere conosciuta!