In questa scuola gli studenti trascorrono un giorno a settimana con i ragazzi bullizzati per fargli compagnia
Il problema del bullismo è talmente sottovalutato che meriterebbe un posto speciale nelle ore di lezioni scolastiche impartite a bambini ed adolescenti a scuola, perché è proprio all'interno delle classi dove i nostri figli si recano ogni giorno per studiare ed apprendere che questi episodi molto tristi hanno luogo. La maggior parte delle volte, il bullismo sfocia in cattiva autostima di chi ne è ripetutamente vittima, aumenta la sensazione non sentirsi accettati per quello che si è e di non poter esprimere se stessi per paura delle ritorsioni di persone spietate e apparentemente senza empatia.
via WFMZ News
Per questo motivo riteniamo che il tema del bullismo debba essere affrontato in maniera seria all'interno delle aule scolastiche una volta per tutte. Un'idea originale per arginare questa piaga sociale l'ha avuta la Emmaus High School in Pennsylvania; gli studenti di questa scuola superiore americana hanno fatto parte di un programma comunitario che ha cambiato per sempre il rapporto tra alcuni degli elementi più "bulli" dell'istituto e quelli con bisogni speciali e vittime spesso proprio di atti di bullismo ed esclusione.
Molti studenti della Emmaus High School partecipano ad un programma specifico organizzato dal coach di football Harold Fairclough, che ha avuto in mente la brillante idea di affiancare, un giorno alla settimana, i giocatori sportivi della squadra della scuola assieme ad un loro collega con bisogni speciali. In questo senso i giocatori di football trascorrono il venerdì all'ora di pranzo di ogni settimana prendendosi cura di un ragazzo che sia disabile oppure autistico, solitamente i bersagli del bullismo in classe.
L'esperimento sembra talmente ben riuscito che sia i giocatori di football che questi ragazzi speciali ormai non vedono l'ora che arrivi il venerdì per trascorrere delle ore assieme per "allearsi" e fare squadra contro il fenomeno del bullismo a scuola. Una bellissima iniziativa quella dell'allenatore Harold Fairclough che sensibilizza verso questo problema così diffuso e così sottovalutato e che sposta l'asticella dell'attenzione dei ragazzi della High School verso valori come la gentilezza l'empatia, l'inclusività.
Una maniera originale e molto apprezzata per dire no al bullismo una volta per tutte!
E voi, cosa ne pensate di questa iniziativa così importante? Noi, speriamo che possa diffondersi in tutte le scuole del mondo: soltanto alleandosi ed imparando valori come l'empatia e la gentilezza possiamo sconfiggere la piaga del bullismo, ce la possiamo fare!