Quest'uomo era un umile bidello, ma oggi è considerato uno dei più grandi artisti autodidatti del 20° secolo

di Marta Mastrogiovanni

05 Maggio 2021

Quest'uomo era un umile bidello, ma oggi è considerato uno dei più grandi artisti autodidatti del 20° secolo
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Credete che i grandi artisti siano stati tutti riconosciuti come tali mentre erano in vita? Persino i più grandi sono stati bistrattati durante la loro esistenza e la potenza del loro lavoro artistico sottovalutata, se non addirittura non riconosciuta. Pensate al celebre pittore Vincent Van Gogh, il quale ha lasciato questo mondo in completa povertà, senza mai aver venduto un quadro. Se ne potrebbero fare tanti altri di esempi del genere e tutti avvalorerebbero la teoria secondo cui bisogna essere necessariamente "poveri e maledetti" per poter diventare dei grandi artisti: è il sudore della fatica e la sete di gloria che sembrano bastare a ripagare un artista del suo lavoro (ma le bollette o i colori ad olio, ahimé, non si pagano con la gloria!). A tal proposito, vogliamo raccontarvi la storia di un personaggio davvero particolare: Henry Darger, un uomo schivo e restio alla vita sociale, che lavorava come bidello di giorno e dipingeva acquerelli e scriveva romanzi di notte. I proprietari della casa in cui alloggiava, videro per la prima volta le sue opere quando aprirono la sua stanza per smantellarla dopo la sua morte.

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Aprire la porta della stanza di Henry, deve essere stato un po' come scovare un antico ed incredibile forziere pieno d'oro: una sorpresa unica! I proprietari dell'abitazione, Nathan e Kiyoko Lerner, rimasero senza parole davanti ad un simile spettacolo. I due si introdussero nella camera di Henry per poterla liberare dalle sue cose, per poi, eventualmente, affittarla a qualcun altro; nessuno dei due avrebbe mai immaginato di ritrovarsi con un bottino del genere. Henry Darger, infatti, potrà anche essere stato "solo un bidello" per tutti coloro che lo hanno conosciuto in vita, ma è stato anche un grande artista. C'è chi, oggi, lo definisce uno dei più grandi artisti autodidatti del 20° secolo, anche se nessuno sembra conoscere il suo nome.

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Henry Darger nacque presumibilmente nel 1892 a Chicago, città che non abbandonò mai, ed oggi lo ricordiamo più per il suo lavoro artistico anziché per il suo lavoro come custode. In quel piccolo monolocale all'851 di Webster Ave, a Chicago, Henry aveva racchiuso tutta la sua vera essenza. Lo aveva riempito con tutte le sue opere: acquerelli, manoscritti, libri e disegni, tutti racchiusi in una specie di "stanza dei giochi", in chiave artistica.

Oltre alle centinaia di illustrazioni ad acquerello, va assolutamente ricordato il suo romanzo fantasy dal titolo "The Story of the Vivian Girls", un manoscritto di ben 15.000 pagine, a cui Henry aveva affiancato decine e decine di illustrazioni! Probabilmente, si tratta del manoscritto più lungo che sia mai stato redatto.

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A causa della sua vita estremamente riservata, nonché dei problemi legati alla sua salute mentale, Henry Darger è oggi considerato uno degli esponenti più importanti dell'Art Brut, ovvero "l'arte grezza", un movimento artistico ideato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet, per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti o da residenti di ospedali psichiatrici che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali. Un concetto che va a racchiudere tutte quelle espressioni artistiche spontanee, che non vogliono avere alcuna pretesa culturale o riflessiva.

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In realtà, la stanza di Henry fu preservata esattamente come era stata trovata dopo la sua morte per quasi 25 anni da Nathan e Kiyoko Lerner; i due erano sempre stati gentili con quel vecchio e solitario personaggio e dopo aver scoperto cosa conservava nella sua stanza, hanno voluto continuare a preservarla. Il tutto è stato poi smantellato nel 2000.

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Oggi, gran parte di ciò che Henry Darger ci ha lasciato è stato incluso nelle collezioni permanenti del "Museum of Modern Art" e dell'"American Folk Art Museum", a New York. Il valore delle sue opere ammonta a circa $ 80.000. In questa sede non possiamo dilungarci troppo sui temi che pervadono l'opera di Darger, ma se siete interessati, potete guardare questo documentario.

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Andiamoci piano con i giudizi superficiali, perché non sappiamo mai cosa si possa davvero nascondere dietro ad ogni persona che incontriamo!

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