La storia del pilota di volo che ha salvato 155 passeggeri atterrando l'aereo nel bel mezzo di un fiume

di Simone Fabriziani

08 Maggio 2021

La storia del pilota di volo che ha salvato 155 passeggeri atterrando l'aereo nel bel mezzo di un fiume
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Ci sono storie incredibili che appartengono all'immaginario collettivo per quanto ci fanno sognare; sono quelle che abbiamo letto in un libro, abbiamo visto in un film indimenticabile, racconti che hanno innalzato la nostra fantasia e la nostra immaginazione oltre i limiti della "noiosa" realtà. Ci sono invece altre storie, realmente accadute, che a sentirle o a leggerle ci viene da chiederci se siano successe sul serio per quanto suonino impossibili. Eppure a volte la realtà supera l'immaginazione e dà vita ad eventi unici nel loro genere, irripetibili, da lasciarci a bocca aperta.

via History

Gage Skidmore/Flickr

Gage Skidmore/Flickr

Questa è una storia di incredibile coraggio che ha come protagonista il Capitano Chelsea "Sully" Sulleberger e 155 passeggeri di un aereo di linea, tutti salvati dallo straordinario coraggio e dalla mente fredda di questo pilota americano che non ha esitato minimamente a preservare l'incolumità prima dei suoi passeggeri e poi della sua vita. Tutto ha inizio la mattina del 15 gennaio 2009, Sullenberger è comandante del volo US Airways 1549, ed è accompagnato dal primo ufficiale Jeff Skiles. L’aereo di linea parte dall'aeroporto LaGuardia di New York con destinazione Charlotte; poco dopo il decollo, il mezzo di trasporto colpisce un grande stormo di oche inaspettato, il cui impatto prima danneggia i motori e poi li mette fuori gioco dopo pochissimi minuti.

Analizzando con rapidità che l'aereo non avrebbe avuto il tempo di raggiungere un qualsiasi aeroporto o di ritornare a LaGuardia in tutta sicurezza, Sullenberger decide quindi di far ammarare l'aereo sulle acque del fiume Hudson prendendo la decisione con l'assistente Skiles in meno di tre minuti.

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Greg L/Wikimedia

Greg L/Wikimedia

Una manovra audace che però alla fine riesce alla perfezione: l'aereo approda nelle acque del fiume Hudson che circonda la metropoli di New York con non poca difficoltà, ma nonostante la manovra del Capitano Sully, tutti e i 155 passeggeri a bordo si salvano con un numero di feriti molto lieve; come ogni capitano di un mezzo di trasporto che si rispetti, Sullenberger è l'ultimo a lasciare l'aereo, dopo essersi però assicurato che tutti i passeggeri e l'equipaggio fossero perfettamente in salvo.

L'azione eseguita da Chelsea Sullenberger lo ha reso agli occhi dell'opinione pubblica un vero e proprio eroe, anche se subito dopo il "Miracolo sull'Hudson" è stata avviata una commissione d'inchiesta per indagare sulle dinamiche dietro a quell'accaduto così incredibile...

NASA/Wikimedia

NASA/Wikimedia

Le simulazioni di volo presentate alla commissione asserivano che il tempo necessario per tornare indietro ed atterrare in tutta sicurezza presso l'aeroporto di LaGuardia, senza mettere a repentaglio la vita dei passeggeri, c'era nonostante tutto, eppure Sullenberger e Skiles, entrambi interrogati sull'accaduto più e più volte, hanno controbattuto mettendo sul tavolo la carta del tempo necessario a calcolare la manovra e le sue possibili conseguenze. A questo tempo necessario a prendere la decisione sono stati aggiunti altri 35 secondi, sufficienti a confermare che no, non c'era tempo per tornare in sicurezza all'aeroporto di partenza.

Per la sua azione eroica Chelsea Sully Sullenberger è stato decorato e celebrato dall'allora Presidente uscente George W. Bush e dal Presidente eletto Barack Obama. Da questa incredibile storia di coraggio è stato tratto un bellissimo film diretto da Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks nei panni del capitano eroe.

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