Papà single adotta una bimba con malattia terminale che nessuno voleva: l'ha cresciuta con tanto affetto

di Simone Fabriziani

08 Aprile 2021

Papà single adotta una bimba con malattia terminale che nessuno voleva: l'ha cresciuta con tanto affetto
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Prendere in affidamento dei bambini meno fortunati di noi e poi riuscire ad adottarli può essere una trafila burocratica che non tutti i volenterosi papà e le volenterose mamme riescono ad affrontare e portare a termine con successo, ma per chi invece ci riesce è una delle gioie più belle che ci possano provare nella vita. Una sensazione straordinaria che conosce benissimo da tanti anni Mohamed Bzeek, un uomo nato in Libano che vive però da decenni in California.

via PBS News

PBS News/YouTube

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Da quando è arrivato in Usa, Mohamed, assieme alla ormai sua ex-moglie Dawn, ha adottato moltissimi bambini, sin dal lontano 1989; con sua moglie, l'uomo ha preso in affidamento moltissimi bambini con malattie particolari e con malattie terminali; per questo motivo Mohamed è abituato a dare moltissimo affetto ed amore a questi piccoli in cerca di assistenza, aiuto, una carezza, un bacio, una figura paterna che possa tranquillizzarli e fargli attraversare un percorso della loro vita estremamente difficoltoso.

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Per questa ragione Mohamed e Dawn sono sempre stati abituati a dire addio prematuramente a molti bimbi malati terminali che con il tempo non ce l'hanno fatta; quello che però sono riusciti a fare è provare amore e affetto verso queste due figure genitoriali che si sono prese carico della loro condizione di sofferenza e hanno cercato di alleviare le loro terribili pene...

Mohamed si è separato dalla moglie nel 2013, ma non ha mai smesso di adottare bambini con condizioni e patologie rare e gravi per donare loro un po' di serenità ed affetto...

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Ad oggi, il gentile ed altruista Mohamed dedica tutti i suoi giorni da neo-papà single e tutte e le sue notti a prendersi cura di una bambina di 6 anni con un rarissimo difetto cerebrale: la bambina purtroppo è cieca, sorda ed ha una paralisi permanente alle braccia e alle gambe, e per questo motivo richiede un'assistenza giornaliera 24 ore su 24; ma questo di certo non scoraggia questo papà adottivo esemplare: "So che lei non può sentirmi, non vedermi, ma io le parlo sempre. La tengo sempre in braccio a me, gioco con lei, le do delle carezze. So che ha dei sentimenti,  ha un'anima. Lei è un essere umano..."

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Mohamed sa che l'alternativa di questi bambini con malattie molto gravi o con malattie terminali è il decesso solitario all'interno di un istituto specializzato, senza che questi poveri piccoli possano avere esperienza di un sorriso, di un volto amico, di una carezza, di una figura paterna che possa sussurrargli "andrà tutto bene" ancora una volta.

Quello che in tutti questi anni è riuscito a fare Mohamed meriterebbe soltanto ammirazione, rispetto ed applausi a scena aperta: sei una persona fantastica!

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