"Offrite la mia dose a lei": a 91 anni cede il suo vaccino anti-Covid alla mamma disperata di un disabile

di Simone Fabriziani

04 Marzo 2021

"Offrite la mia dose a lei": a 91 anni cede il suo vaccino anti-Covid alla mamma disperata di un disabile
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Con l'avvio della vaccinazione di massa in tutto il mondo per contrastare il contagio da Covid-19 e per fare in modo di tornare nel più breve tempo possibile alla vita di tutti i giorni, sono milioni le richieste di mamme disperate che vorrebbero chiedere ai governi delle rispettive nazioni di poter essere sottoposte al vaccino per non incorrere in contagi casalinghi. Molte di queste mamme sono assistenti quotidiane di figli o di famigliari stretti con patologie molto importanti: se entra il virus in casa, potrebbero esserci delle conseguenze catastrofiche.

via Il Corriere della Sera

Il Corriere della Sera

Il Corriere della Sera

Il protagonista di questa straordinaria storia si chiama Giancarlo Dell’Amico, ha 91 anni e vive nella città di Carrara, in Italia. L'età anagrafica di Giancarlo lo faceva automaticamente rientrare nella primissima fascia di cittadini italiani che avrebbero beneficiato della prima dose di vaccino anti-Covid, eppure, dopo aver letto su un giornale il grido disperato della mamma di un ragazzo disabile che chiedeva alle amministrazioni di poter sottoporsi ad una dose di vaccino per salvare la vita al figlio, l'uomo si è commosso: 

"È successo che l’altro giorno che ho letto sulla giornale La Nazione l'appello disperato di questa madre che ha un figlio disabile. Lui non può fare il vaccino per motivi medici e lei supplicava di poterlo fare per scongiurare il rischio di prendersi il virus e contagiare il figlio che potrebbe decedere. Così ho chiamato il giornale e mi sono offerto: io ho la prenotazione per farlo il 4 marzo, ditele che può venire con me, ci teniamo per ultimi e quando arriva il mio turno spiego al medico che lo dia a lei al posto mio. Mi sembrava una soluzione semplice e fattibile e invece no, dicono che il protocollo lo proibisce."

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US Secretary of Defense/Wikimedia

US Secretary of Defense/Wikimedia

Ovviamente, la burocrazia non poteva permettere che si "saltasse" la fila e che una dose di vaccino assegnata ad un cittadino specifico venisse inoculata ad altre persone non nella fascia scelta dal Governo, eppure la grande generosità ed empatia di Giancarlo hanno fatto in modo che la politica locale, così come il Ministero per la Disabilità, si sia mossa in direzione di apertura verso questi genitori preoccupati e disperati: a partire dal 4 marzo in Italia, anche le persone estremamente vulnerabili e i loro caregiver, potranno correttamente prenotarsi per sottoporsi al vaccino anti-Covid.

Merito anche del gesto simbolico di Giancarlo, che a 91 anni adesso è considerato un eroe: "Se una cosa così piccola fa tanto clamore allora povero mondo. Gliela dico con un esempio: se lei è sazia, sta mangiando un panino e ha davanti un bambino affamato, che fa? Non glielo dà? Io ho fatto più o meno una cosa del genere. A maggio compio 91 anni, sto bene, sono sazio di vita, non ho paura e aspettare ancora un po’ non mi costa niente. Allora perché non offrire il mio vaccino a una mamma disperata che ne ha più bisogno di me? Tutto qui, non ho fatto nulla di speciale e la prego, non mi faccia passare per eroe. Stiamo bassi."

Il mondo ha disperatamente bisogno di esseri umani gentili e modesti come Giancarlo, oggi più che mai!

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