Insegnante viene cacciata dalla scuola per aver mostrato una foto di lei e della sua compagna agli studenti
Molti di noi che abbiamo frequentato la scuola abbiamo dei ricordi indelebili di quei giorni che passavamo in classe, attorniati dai nostri compagni, dai nostri insegnanti, dai nostri futuri amici. Gli anni che abbiamo trascorso in classe saranno di certo stati spesso duri, ma quanto ci sono serviti come insegnamento di vita!
Tantissime persone, ad esempio, hanno dei bellissimi ricordi di alcuni loro insegnanti: non soltanto figure professionali che creano soggezione nello studente, ma anche esseri umani che hanno delle proprie passioni, una vita privata, sentimenti, pregi e difetti; sfaccettature che però non tutti vedono di buon occhio...
La storia di Stacey Bailey ha dell'incredibile: insegnante in una scuola degli Usa, la donna è stata ferocemente attaccata, prima dai genitori dei suoi studenti, poi dal consiglio e dal personale scolastico, per aver mostrato in classe uno scatto fotografico innocuo in cui l'insegnante spiegava loro che la donna che posava accanto a lei si chiamava Julie Vazquez, era la sua compagna di vita e "futura sposa".
Un dettaglio assolutamente innocuo, ma che riportato ai genitori degli studenti è sembrato come un vero e proprio "lavaggio del cervello" per convincere i ragazzi delle teorie gender. Il personale scolastico ha accolto le lamentele dei numerosi genitori e ha deciso di espellere Stacey dalla scuola dove insegnava per un certo periodo. Ma non senza conseguenze, negative per la scuola e positive per Stacey e Julie...
Un'espulsione che inizialmente si è concretizzata con un congedo amministrativo di 8 mesi, poi però è andata a finire come causa legale in un'aula di tribunale. Una causa che Stacey Bailey ha vinto su tutta la linea: il giudice ha difatti predisposto che il distretto scolastico in cu la donna lavorava come insegnante appassionata avrebbe accettare di aggiungere corsi di formazione relativi alle questioni LGBTQ e avrebbe anche considerato l'iniziativa di creare delle "reti di protezione" per tutti gli altri insegnanti LGBTQ per evitare che questo genere di cose si ripetano.
Bravissima Stacey, ti sei fatta valere, non hai lasciato che i pregiudizi vincessero sulla tua passione sul lavoro e sulla tua vita privata, e hai ottenuto meritata giustizia!