Questa coppia ha adottato 38 bambini e non ha assolutamente intenzione di fermarsi qui
L'adozione di certo è uno dei gesti d'amore più grandi che si possano fare; sono centinaia di migliaia i bambini problematici, orfani o che sono stati abbandonati per una ragione o per l'altra dai loro genitori biologici, ma per fortuna nel mondo ci sono persone dal cuore così grande che, se potessero, adotterebbero e ospiterebbero nella loro casa tutti questi bambini bisognosi di amore, affetto e una nuova sistemazione per sempre. Fate la conoscenza di Jeanne e Paul Briggs, una coppia anziana del West Virginia che ha adottato in tutto 38 bambini, e di certo non ha intenzione di fermarsi qui!
via Inside Edition
Jeanne e Paul Briggs si sono conosciuti ad un centro estivo quando erano entrambi adolescenti; da quando i loro occhi si sono posati su quelli dell'altro, non si sono più lasciati, si sono sposati ed hanno da sempre desiderato una vita di famiglia con tanti, tantissimi bambini. Ovviamente, averli tutti biologici non era possibile, per questo motivo Jeanne e Paul hanno avuto tre figli naturali ma poi, quando Jeanne è andata in Messico come infermiera che si occupava di casi difficili di adozione, si è letteralmente innamorata di un bambino cieco ed orfano di nome Abraham.
Per questo motivo, la coppia ha deciso di adottarlo nel 1985, e da lì non si si sono più fermati; dopo il piccolo Abraham i Briggs hanno deciso di ospitare sotto la loro ala bambini bisognosi da ogni parte del mondo, ed oggi hanno entrambi superati i 60 anni di età ma hanno allo stesso tempo allargato la loro famiglia: in casa Briggs sono entrati a far parte della famiglia 38 bambini adottati, di cui 25 adesso vivono con altre famiglie o si sono fatti una vita tutta loro.
Ma come si organizza una casa e una vita quotidiana con 38 bambini tutti sotto lo stesso tetto? All'inizio non è stato facile, eppure grazie all'aiuto dei figli maggiori di Jeanne e Paul, i bambini orfani seguono tutti un programma giornaliero molto serrato e molto rigido, soltanto facendo in questo modo, e dividendo i compiti in casa, si riesce a creare ordine dal caos che incomberebbe da un momento all'altro.
Jeanne ha raccontato: "Abbiamo un sistema in casa per aiutarci a toglierci un peso grosso nel modo in cui gestiamo questi ragazzi. E l'organizzazione è una buona cosa in una famiglia numerosa. I bambini, quando sono entrati in famiglia, se ne accorgono subito, e sanno tutti che è necessario essere estremamente organizzati o avremmo il caos altrimenti!"
Nonostante un programma giornaliero serrato e molto stringente, Jeanne sa però che questi bambini non avrebbero voluto stare in nessun altro posto al mondo se non in casa Briggs, perché finalmente si sono sentiti amati: "Noi li amiamo. E loro sanno di essere amati. Non ho dubbi che anche quelli che ci hanno giudicato in passato sanno che li amiamo!"
Complimenti Jeanne e Paul, vi ammiriamo per tutto quello che avete fatto e state facendo per questi ragazzi!