Arriva a scuola con 1 minuto di ritardo e le maestre lo isolano dai compagni: la madre va su tutte le furie
A tutti i genitori è capitato almeno una volta nella vita di accompagnare i propri figli a scuola in grande ritardo; che siano pochi minuti o un'ora, è il bambino a pagarne troppo spesso le conseguenze, prima sgridato e ripreso dagli insegnanti e dal corpo scolastico e poi svergognato davanti a tutti i compagni di classe come "bambino ritardatario". Una reazione scolastica di certo piuttosto esagerata per qualche minuto di ritardo, eppure in una scuola dell'Oregon è accaduto l'impensabile...
via NBC 5
Mamma Nicole stava accompagnando suo figlio Hunter di 6 anni a scuola; il piccolo frequenta la Lincoln Elementary School di Grants Pass, e non ha mai fatto ritardo in classe prima di quella, sfortunata volta; quella mattina l'automobile di mamma Nicole proprio non voleva partire, e così non soltanto hanno dovuto rivolgersi ad un meccanico per farla riparare con costi esorbitanti, ma il bambino è dovuto entrare a scuola con qualche minuti di ritardo; un ritardo però che a quanto pare, non è stato ben tollerato dagli insegnanti di Hunter...
Nicole sapeva che nella scuola del figlio entrare in ritardo significava automaticamente pagare il prezzo del "trattenimento" o detenzione, così per sentirsi più sicura e controllare che Hunter stesse bene, si presentò all'istituto scolastico durante la pausa pranzo degli alunni; quello che però vide la sconvolse completamente...
Hunter era stato decisamente punito per il suo ritardo giornaliero in maniera evidente: il figlio era stato separato dal resto dei suoi compagni, era seduto su un tavolino, da solo, in un punto in cui una colonna non gli permetteva di vedere gli altri bambini che mangiavano assieme; ma non era finita qui: Hunter beveva da una tazza con impressa la lettera D, che stava per "detenzione". Nicole andò su tutte le furie, scattò alcune foto per denunciare il fatto e, grazie al profilo Facebook della madre, le pubblicò facendo il giro del web e della sua comunità.
Il post della nonna di Hunter diceva: "Questo è mio nipote, Hunter. È uno studente di prima elementare. L'auto di sua madre a volte non vuole partire proprio. A volte arriva a scuola un paio di minuti in ritardo. Ieri era in ritardo di 1 minuto ed è questo che sua mamma ha scoperto per cui lo hanno punito! Lo prendono in giro di fronte agli altri studenti! Il preside ne è responsabile. Sua madre lo ha trovato lì, in lacrime, e lo ha portato a casa. Qualcuno vuole aiutarmi a inondare questa signora preside di telefonate dicendole quanto sia inappropriata?"
Queste parole di denuncia hanno fatto il giro della comunità di Grants Pass, che ha inondato la direzione della scuola di messaggi di indignazione e di rabbia e ha fatto una sorpresa indimenticabile alla famiglia di Hunter: la comunità ha fatto una colletta e ha comprato un'automobile nuova a Nicole e papà Mark, compresa di un buono di 100 $ per il rifornimento del gas!
Una storia a lieto fine che sembra uscita da un libro di fiabe, dove i "cattivi" hanno quello che si meritano e i buoni trionfano sempre, alla fine!