Festeggiano il loro matrimonio con 130 invitati in auto parcheggiate: i camerieri servono drink e cibo dai finestrini
La pandemia dovuta al Coronavirus ci ha fatto intraprendere una serie di cambiamenti necessari, riguardanti le nostre abitudini e il nostro modo di vivere la quotidianità. Evitare assembramenti e indossare la mascherina protettiva sembrano riassumere simbolicamente questi cambiamenti. Qualcuno continua a chiedersi quando riusciremo a "tornare alla normalità" e c'è qualcun altro che si ingegna come può per adattare le proprie necessità alla nuova realtà.
Giulia Florian e Paolo Bavaresco sono due giovani innamorati che hanno deciso di non aspettare ulteriormente per celebrare il loro matrimonio ed hanno escogitato un modo singolare per non dover rinunciare al ricevimento con gli amici e i parenti, pur rispettando le misure restrittive.
Annalisa Durighello / Repubblica
Se Gabriel García Márquez scriveva "L'amore ai tempi del colera", oggi, Paolo e Giulia raccontano un'altra storia d'amore: quella ai tempi del Covid-19. Giovani ed innamorati, i due trentunenni di Treviso non hanno voluto rinunciare a festeggiare con amici e parenti un giorno tanto importante come quello del loro matrimonio. Ma come fare con 130 invitati? La coppia non si è persa d'animo e ha organizzato un ricevimento a prova di Covid: 56 macchine parcheggiate e una decina di camerieri pronti a servire cocktail e stuzzichini dai finestrini.
Tutto è stato perfettamente calcolato e previsto nel rispetto delle regole e, soprattutto, della sicurezza individuale di ogni invitato. La giovane sposa, poi, organizza eventi per professione e non ha voluto lasciare niente al caso. È stato il primo matrimonio ad essere festeggiato "al drive-in" in Italia ed è stato abilmente fotografato da Annalisa Durighello.
Annalisa Durighello / Repubblica
La cerimonia si è svolta regolarmente in chiesa, con tutte le accortezze del caso, mentre il singolare ricevimento si è svolto in un piazzale abbastanza grande da riuscire ad ospitare tutte le auto. Non è mancato nulla che non sarebbe stato presente ad un ricevimento tradizionale: palloncini, drink, stuzzichini e − sorpresa finale − un "pranzo al sacco" a base di paella e lasagna, servito dai camerieri attraverso i finestrini.
Sia Paolo che Giulia ammettono di aver avuto dei dubbi in merito: "Abbiamo avuto tanti momenti di incertezza, temevamo in un fiasco ma, alla fine, la festa è riuscita davvero bene!" hanno commentato entrambi. Ora, purtroppo per loro, dovranno attendere un po' per il viaggio di nozze − su quello, non ci sono escamotage che possano sostituire l'ebrezza e il piacere di volare lontano, in completo relax!