"I bambini ballano con le bambine": una mamma corregge il figlio Down dopo che ha danzato con un ragazzino
Lo sappiamo, vivere in una famiglia con una persona affetta da sindrome di Down non è affatto semplice, ma è altrettanto vero che questi ragazzi "speciali" hanno un cuore talmente grande che riempirebbero il mondo intero con il loro affetto, il loro sorriso senza malizia alcuna. Una malizia che invece sembra sempre più appartenere al mondo esterno, al mondo degli adulti che fin troppe volte non accettano la diversità e le opinioni che siano differenti dalle proprie.
via La Vanguardia
Samantha Vallejo-Nàgera è una cuoca molto popolare in Spagna e molti dei suoi seguaci si aggiornano quotidianamente sui suoi social grazie al canale Instagram dove pubblica video con ricette sempre nuove e racconta alcuni aspetti della sua vita privata grazie a teneri scatti fotografici. Samantha ha due figli, Patricio e Joaquin, e quest'ultimo è nato con sindrome di Down. Un ragazzo di 12 anni pieno di gioia, di vitalità, senza malizia alcuna che spesso è protagonista anche dei video della mamma.
Uno di questi video però ha scatenato moltissime polemiche sul web, visto che in una delle registrazioni multimediali Samantha ha chiesto al figlio Joaquin cosa aveva fatto a scuola, e lui ha riposto che aveva ballato con i suoi compagni di classe; ma la conversazione non finisce qui: "Con chi hai ballato, un ragazzo o una ragazza? - Con un ragazzo, - I bambini ballano con le bambine, -Con le bambine?, - Si!"
Uno scambio di battute che non è stato ben visto dai migliaia di follower della cuoca e chef spagnola; molti di loro hanno dato dell'omofoba a Samantha, tacciandola di persona insensibile alle differenze altrui e alla diversità di amare chiunque uno voglia.
Nonostante Samantha abbia a più riprese sottolineato che il suo scambio di parole con il figlio Down non era affatto scagliato contro la comunità omosessuale spagnola, il danno sembrava già fatto.
Voi cosa pensate, forse la chef avrebbe dovuto usare altri termini o avrà agito in questa maniera per proteggere il figlio affetto da sindrome di Down da una società che non le piace?