Una sposa abbandonata sull'altare si consola sposando uno degli invitati
Quando si decide di convolare a nozze con il proprio partner, si spera sia una scelta ponderata e condivisa da entrambi, nella convinzione di poter proseguire la relazione a lungo termine. Eppure, abbiamo notizie di moltissimi divorzi e ripensamenti. Ma in un villaggio di Tarikere taluk, in India, la realtà ha superato la fantasia: lo sposo ha deliberatamente abbandonato la sua futura moglie sull'altare, lasciando il luogo della cerimonia; la famiglia di lei, delusa dagli eventi, le ha trovato uno sposo di ripiego di tutto rispetto tra gli invitati. Sembra una barzelletta ma è successo veramente nel corso di una cerimonia tutt'altro che tradizionale.
via News 18
La storia in questione è ricca di particolari melodrammatici degni di una sceneggiatura di Bollywood: il futuro marito della povera malcapitata sembrerebbe aver mantenuto una doppia relazione per molto tempo e, proprio il giorno delle sue nozze, sembra sia stato minacciato dall'amante gelosa. "Se ti sposti con lei, giuro che mi avveleno pubblicamente al tuo matrimonio" - dovrebbero essere queste le parole con cui la donna, furiosa, ha rovinato il giorno delle nozze alla coppia. Certo, con queste premesse, non siamo nemmeno sicuri che abbia effettivamente rovinato un bel momento: forse, alla fine, è stato meglio così! Anche perché la famiglia della sposa non si è certo arresa di fronte al repentino abbandono - bisognava consolare la sposa!
Incredibilmente, dopo aver passato al vaglio tutti gli invitati, un uomo tra questi ha acconsentito a sposare la donna disperata. Il fortunato si chiama Chandrappa ed è il direttore d'orchestra che avrebbe dovuto dirigere i musicisti durante la cerimonia. Un colpo di scena davvero incredibile, che ha permesso alla cerimonia di proseguire "in tutta tranquillità". La famiglia della donna è rimasta anche positivamente colpita dalla posizione sociale dell'uomo che, essendo un direttore d'orchestra, rappresenta sicuramente un buon partito.
"Tutto bene quel che finisce bene".
