Un contadino studia legge da autodidatta per portare in tribunale l'azienda che ha inquinato il suo terreno
Non importa la vita che si conduce o il grado di istruzione di una persona, ma si dice che quando c'è una volontà si trova sempre una via per risolvete un problema. Una lezione che ha imparato con grandi soddisfazioni e grandi risultati un contadino umile di nome Wang Enlin, che vive e lavora il suo terreno presso il villaggio di Yushutun, nella provincia cinese del Heilongjiang. Quest'uomo di 60 anni ha studiato da solo sui libri di legge per tentare una causa contro una multinazionale che stava inquinando il suo terreno.
via The Independent
La storia incredibile di Wang inizia nel 2001, quando la società Qihua Group, che di solito produce cloruro di polivinile, ha rilasciato da 15.000 a 20.000 tonnellate di rifiuti chimici nelle acque del fiume locale; Wang si è definitivamente accorto della condizioni in cui versava il fiume quando, mentre stava giocando a carta con i suoi amici, si è reso conto che la casa dove si trovavano era invasa dai liquami della fabbrica di Qihua.
La gente del villaggio viveva principalmente di agricoltura, quindi vedere i propri terreni venire inquinati in questo modo ha messo tutti all'erta; Wang sapeva che doveva fare qualcosa.
L'agricoltore di 60 anni ha dichiarato: "Sapevo di aver ragione, ma non sapevo quale legge avesse infranto l'altra parte o se c'erano prove per dimostrarlo", così ha iniziato a studiare da solo, da completo autodidatta, le leggi del suo paese per cercare di abbattere il colosso industriale che gli stava rovinando al vita e il lavoro agricolo.
Il lavoro di autodidatta ha quasi impiegato 16 anni per avere effetti soddisfacenti, ma alla fine ha dato i suoi buoni frutti. Infatti, Wang ha dapprima studiato molti libi di legge prendendoli a prestito da una biblioteca (aveva terminato i suoi studi durante la terza elementare), poi si è aiutato da un dizionario per comprendere termini accademici e complessi, li ha segnati su un taccuino e li ha poi analizzati.
Dopo ben cinque anni di duro studio personale, Wang si è rivolto ad uno studio di consulenza legale gratuita soltanto nel 2007 e alla fine ha presentato una petizione ufficiale firmata da moltissimi membri della comunità del villaggio cinese dove viveva. Il risultato di tutti questi anni di dura lotta contro il colosso che stava inquinando le acque del loro fiume è stato straordinario: nonostante il tribunale abbia iniziato a trattare il caso non prima del 2015, ben otto anni dopo la presentazione della petizione, la fabbrica ha dovuto riconoscere l'evidenza di inquinamento davanti alla corta di tribunale.
Grazie agli sforzi d Wang, il tribunale distrettuale ha stabilito che le famiglie del villaggio di Yushutun avrebbero ricevuto un risarcimento finanziario dal gruppo Qihua per un importo totale di 110.000 dollari per compensare i danni ambientali. Una lotta che ha richiesto anni di studio, ma che ha finalmente dato i suoi frutti.
Bravissimo Wang!
