Trentenne nullafacente viene cacciato di casa dalla madre esasperata: lui la denuncia
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Contribuire al mantenimento della casa è un dovere o una possibilità? Secondo Christian Uriel è qualcosa di cui si può benissimo fare a meno. L’uomo messicano di 30 anni si è presentato davanti le autorità messicane per denunciare la madre, con l’accusa di averlo cacciato di casa in maniera aggressiva lanciandogli l’acqua addosso e colpendolo con le scope. L’obiettivo della madre era quello di dare una scossa al figlio scansafatiche.
via The Guardian
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Christian Uriel è un uomo messicano di 30 anni che è stato cacciato di casa perché non si impegnava a trovare lavoro, ad aiutare con le faccende domestiche o a contribuire al bilancio familiare. Dopo aver perso il lavoro ed essere tornato nella casa materna, Christian si è infatti incollato ai videogiochi. La donna ha ammesso che in un atto di disperazione ha chiamato la sorella e insieme hanno buttato fuori di casa Christian.
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Alle autorità la donna spiega il perché di un gesto tanto eclatante: era contenta di poter aiutare il figlio, ma non accettava la sua passività prolungata e il fatto che per mesi il figlio non avesse contribuito in alcun modo alle attività della casa. Christian si definisce offeso dal comportamento della madre e della zia. Secondo te è comprensibile la reazione della madre? E l'azione del figlio?